Malagò a Radio Rai 1: "Rischio sempre più concreto di andare a Tokyo senza inno e bandiera"
Pubblicato il 26 Dic 2120 21:00
Nel giorno di Santo Stefano a parlare dalle frequenze di Radio Rai 1 alla trasmissione "Sabato Sport" è Giovanni Malagò, presidente del CONI, che ha affrontato il tema della potenziale sospensione dell'Italia dai Giochi Olimpici da parte del CIO.
"Un rischio molto elevato - spiega il dirigente sportivo romano -; dopo aver speso impegni e promesse senza essere riusciti a ottenere la soluzione di tutto, siamo arrivati all'ultimo miglio. L'Italia in questi frangenti però dà il meglio di sé e tira fuori il coniglio dal cilindro: è abbastanza imbarazzante essere arrivati a questo punto, tutto sanno il rischio che corriamo, ci auguriamo che chi ha l'onere e la responsabilità di trovare la soluzione quanto meno mantenga la parola".
Un mese esatto (l'esecutivo del Cio si terrà il prossimo 27 Gennaio) per evitare la sanzione qualora il Governo non garantisse l'autonomia del Comitato olimpico nazionale.
"Nessuno si augura sanzioni, sarebbe un danno di immagine spaventoso. Basta leggere i report al termine di ogni esecutivo. C'è stato il caso della Bielorussia e di altri piccoli paesi che non erano conformi all'ordinamento della Carta Olimpica. Pensate alla Russia, paese top e non solo per la parte sportiva, che non potrà partecipare con la propria bandiera né alle Olimpiadi di Tokyo né ai Giochi di Pechino. Non so se vi rendete conto anche in termini di immagine che tipo di forza e pesantezza della decisione, anche per i rapporti con Giappone e Cina", ha concluso.
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