Lantech/Longwave Plebiscito: Teani, Barzon 1, I. Savioli, Gottardo, Queirolo, Casson 1, A. Millo 2, Dario, Grab 2, Ranalli 2, Meggiato, Armit, Casson. All. Posterivo S.
Florentia: Banchelli, Mandelli 1, Rorandelli 1, Cordovani, McKelvey 1, Crevier, Sorbi, Francini 1, Giachi, Giannetti, Marioni, Cotti, Perego. All. Sellaroli.
Arbitri: Castagnola e Ferrari A.
Superiorità numeriche: Plebiscito Padova 4/8 + un rigore, Florentia 2/7.
Note: uscita per limite di falli Casson (P) a 4'47 del quarto tempo. Banchelli (F) para un rigore a Barzon a 3'53 del secondo tempo, sul 4-1. Il portiere Perego (F) subentra a Banchelli nel quarto tempo.
CATANIA - Anche la Florentia, dopo il Nuoto Club Milano, esce a testa alta dal quarto di finale contro le campionesse d'Italia, che vincono con soli quattro gol di scarto, uno in meno rispetto alla partita vinta dal Plebiscito a Padova nella regular season (10-5). Molto più netto il divario a Firenze (3-14).
Mai in discussione, tuttavia, il successo della squadra di Posterivo, che ovviamente ha cercato di spendere in questa gara il minor numero di energie possibile in vista della semifinale contro l'Orizzonte. E' Francini ad aprile le marcature dopo soli 28", ma il vantaggio della Florentia dura poco perchè l'uomo in più di Padova nella prima parte di gara funziona a dovere. Barzon, Grab e Ranalli firmano le tre reti biancorosse di un primo tempo che si conclude 3-1.
Nel secondo quarto il Plebiscito allunga con Millo (4-1), potrebbe andare sul +4 e invece si ritrova a +2: Armit conquista un rigore, ma Banchelli lo para (a Barzon) e Mandelli sfrutta la superiorità che porta le due squadre sul 4-2 a metà gara.
Nela terza frazione Padova se ne va definitivamente. Millo si ripete, Grab mette alle spalle di Banchelli un gran tiro da fuori, Ranalli chiude una controfuga con una conclusione tra palo e portiere e di fatto chiude anche la gara (7-2). Il quarto tempo è solo una formalità, ma bellissime sono le realizzazioni di Rorandelli e Casson prima del definitivo 8-4 firmato da McKelvey.
IL COMUNICATO DELLA FLORENTIA
Una Florentia bella e divertente si arrende alle pluricampionesse d'Italia del Plebiscito e si fa onore al debutto nella sua prima Final six scudetto.
A distanza di tredici anni dal secondo posto dell'allora Fiorentina Waterpolo & Certaldo (ma con formula scudetto diversa) alle gigliate non riesce l'impresa del passaggio di turno, contro lo stesso Padova, nonostante tre tempi all'altezza delle avversarie.
A fine gara Sellaroli fa i complimenti alle sua ex squadra e tiene alto il morale in vista della finale per il quinto e sesto posto contro Milano, oggi a un passo dalla qualificazione: "Nonostante il divario tecnico per tre tempi abbiamo tenuto testa al Plebiscito, come dimostrano i parziali. Ovvio che alla lunga i valori sono venuti fuori e la loro esperienza, oltre alla loro bravura ha fatto la differenza. Alle mie ragazze non rimprovero nulla, sono contento sia per come si sono approcciate al match che per la reazione che hanno avuto dopo il loro affondo. Ora testa alla finale per il quinto e il sesto posto che può davvero essere la ciliegina sulla torta di una stagione stupenda”.
Sulla scia dell’entusiasmo dell’emozionante match precedente, chiuso con la vittoria in rimonta allo scadere del Rapallo sul Milano, le gigliate aprono il loro quarto di finale con un gran goal della Francini alla destra della Teani. Passano pochi minuti e le venete stabiliscono le gerarchie con Barzon, Grab e Ranalli nonostante due buone occasioni delle ragazze di Sellaroli.
Il secondo tempo con una Florentia attenta e corta a non subire, le venete non trovano grandi spazi e le distanze restano invariate grazie al rigore parato dalla Banchelli e al botta e risposta Millo - Mandelli, abile a sfruttare al meglio un time out con uno schema studiato più volte in allenamento. Dopo due tempi abbastanza in equilibrio e un vantaggio ridotto, il Padova alza il ritmo e nel giro di quattro minuti cala il tris con le solite Millo, Grab e Ranalli che di fatto chiudono il match, nonostante il tentativo delle gigliate di arginare l’attacco della squadra campione d’Italia negli ultimi quattro anni.
L’ultimo quarto con il risultato acquisito e la testa già all’Ekipe Orizzonte, Posterivo lascia spazio alle seconde linee e la Florentia ne approfitta addirittura con un parziale due e uno con Rorandelli e McKelevy che rispondono a Casson e mandano un avviso al Milano, avversario nella finalina per il quinto e sesto posto i programma domani alle 18.00.
Gianluca Rosucci
RAPALLO-N.C. MILANO 10-9 (0-1, 1-5, 5-2, 4-1)
Rapallo: Lavi, Zanetta 1, Viacava 1, Avegno 1, Marcialis 1, Gagliardi, Cò, A. D'Amico, Emmolo 2, Zimmerman 2, Genee 2, A. Cocchiere, Risso. All. Antonucci.
Kally N.C. Milano: Imperatrice, Apilongo, Crudele 1, Gitto 1, A. Repetto, Fisco, Kuzina 2, Amoretti, Gragnolati 2, Vukovic 3, Murer, L. Repetto, Tamborrino. All. Binchi.
Arbitri: Alfi e Pascucci.
Superiorità numeriche: Rapallo 6/15 +1 rig., Milano 4/13 + 1 rigore.
Note: ammonito Antonucci (R) nel terzo tempo per proteste. Uscite Vukovic (M) e Gagliardi (R) nel terzo tempo per limite di falli, Fisco e L. Repetto e Crudele (M) e Cocchiere (R) nel quarto tempo. Dal terzo tempo in porta Risso nel Rapallo.
LA PARTITA VISTA DA MINO MARSILI
Innanzitutto un giudizio complessivo sulla gara...
"Partita dai due volti. Primi due tempi giocati molto bene dal Nuoto Club Milano in ogni zona del campo, ma soprattutto in difesa, sia nelle situazioni d'inferiorità sia in parità numerica. In questi primi due tempi il Rapallo praticamente non è esistito. Dal terzo tempo, in poi, però, la partita ha cambiato completamente volto: la squadra di Antonucci ha cominciato a macinare gioco, ha migliorato sensibilmente le sue percentuali al tiro mentre Milano progressivamente ha perso sicurezza e certezze. Le lombarde non sono più riuscite a giocare con la stessa efficacia sia in attacco sia in difesa ed è arrivato prima il pareggio e poi il sorpasso delle gialloblu. Ma il successo delle liguri nulla toglie alla splendida gara giocata dalle lombarde, che non meritavano di perdere".
Scegli una giocatrice per parte.
"Nel Nuoto club Milano Gragnolati. E' una giocatrice che può fare la differenza. Ha giocato due tempi di grande qualità. Nel Rapallo Giulia Viacava, una delle poche atlete del nostro campionato che sa giocare con uguale efficacia sia a boa sia nella marcatura del centro. E infatti è stata lei a decidere la gara con una beduina dopo aver giocato molto bene nelle retrovie".
Rapallo in semifinale con grande sofferenza. L'andamento di questa gara quanto potrà influire sulla semifinale contro la Sis Roma?
"Certamente i primi due tempi serviranno da lezione alle ragazze di Antonucci. Se non ne faranno tesoro, contro la Sis non avranno scampo".
IL NOSTRO SERVIZIO
CATANIA - La bellezza della pallanuoto. Il Rapallo, vittorioso nella regular season sul Nuoto Club Milano per 16-7 e 11-18, rischia seriamente di uscire dalla Final Six per mano della squadra di Binchi, che fa una partita sontuosa nei primi due tempi per poi subire la rimonta delle avversarie nonostante la perdita di Lavi, costretta ad uscire a metà gara per un problema alla mano.
Cronaca. Squadre a pressing, sei superiorità numeriche nel primo tempo, tre per parte. L'unico uomo in più che va a segno consente a Milano di chiudere avanti il primo tempo (0-1): la rete è di Kuzina, che batte con un diagonale da 2 Lavi. Imperatrice, la sua dirimpettaia, è in gran forma e ci mette molto del suo nel vantaggio lombardo con due parate decisive su Cocchiere e Avegno. Ma determinante è anche l'apporto difensivo che le danno le sue compagne, molto brave nella marcatura del centro, nell'anticipo, nel recupero di palloni, in particolare Gitto.
Milano, ottima nella prima frazione, cresce ulteriormente e fa un secondo tempo perfetto. Rapallo, al contrario, entra completamente nel pallone e viene travolto dalle avversarie, che volano sul +5 (1-6) approfittando anche degli errori con l'uomo in più delle gialloblu (finora 1 su 9) e delle imperfette condizioni fisiche di Lavi. Tra le realizzazioni delle lombarde spiccano due palombelle vincenti di Vukovic e Gragnolati, che firma anche l'alzo e tiro vincente che manda le due squadre al cambio campo (1-6).
Lavi non ce la fa. Ad inizio terzo tempo entra tra i pali gialloblu Matilde Risso. Carolina Marcialis, a segno in tutte le partite della regular season, allunga la striscia realizzando con un tiro da fuori la rete del -4 (2-6). E' un gol importante, che mina le certezze difensive di Milano e rincuora le ragazze di Antonucci, che in questo tempo faranno 3 su 3 con l'uomo in più e 5 su 9 al tiro complessivo. Una svolta importante è anche l'uscita, in maniera molto ingenua, per tre falli di Vuckovic, finora un fattore positivo. La squadra di Binchi comincia a mollare la presa, la paura di vincere s'impadronisce delle lombarde, che vedono assottigliarsi progressivamente il vantaggio (6-8). Determinanti, in tal senso, le conclusioni vincenti di Zimmerman e Zanetta nel finale di frazione.
Quarto tempo ricco di emozioni. Il Rapallo col pressing e una difesa attentissima protegge benissimo la porta di Risso, peraltro molto attenta e sicura su ogni conclusione delle lombarde. Nonostante l'uscita dei due centri Cocchiere e Gagliardi, fuori per limite di falli (ma anche Milano nel quarto tempo perderà Fisco, Laura Repetto e Crudele) la squadra di Antonucci prosegue nella sua rimonta e si porta a -1 (7-8) con Zimmerman (uomo in più). Il pareggio sembra cosa fatta quando in controfuga Avegno si presenta davanti ad Imperatrice, ma la sua palombella si spegne sul palo e nell'azione successiva Crudele in superiorità riporta a +2 (7-9) la sua squadra.
Binchi invita le sue ragazze a non mollare, ma il Rapallo è incontenibile e perviene al pareggio (9-9) con un alzo e tiro di Genee e una controfuga vincente di Emmolo. Mancano due minuti e mezzo alla sirena conclusiva e qui Milano getta definitivamente al vento la possibilità di arrivare in semifinale: la squadra di Binchi sbaglia quattro superiorità, di cui una doppia nel finale dopo l'unico ma decisivo vantaggio del Rapallo in questa partita, conquistato con una beduina di Giulia Viacava a un minuto e mezzo dal termine.
IL COMUNICATO DEL RAPALLO
La palla è rotonda, dice il detto. Che mai come oggi risulta veritiero. Il Rapallo Pallanuoto accede alle semifinali della Final Six scudetto di A1 femminile, vincendo sul Kally NC Milano 10-9 dopo un’incredibile rimonta. Un match tutt’altro che agevole nonostante il pronostico a favore delle gialloblu, dove la sfortuna ha voluto dire la sua ancora prima del fischio d’inizio: durante il riscaldamento, il portiere titolare e capitano Federica Lavi ha riportato un taglio profondo alla mano sinistra che ha destabilizzato tutta la squadra: già dalle prime battute non era difficile intuire una certa apprensione tra le fila gialloblu, di cui il Milano ha saputo approfittare: al termine del secondo tempo, la squadra meneghina conduce 1-6.
Lavi resiste stoicamente tra i pali per due tempi, ma il dolore alla mano non le consente di proseguire ulteriormente e, al cambio campo, lascia il posto al secondo portiere Matilde Risso. La situazione è complicata, ma il grande cuore e la grinta del Rapallo, che in queste finali ha riposto tante aspettative, non si fermano davanti a quella che sembra una salita molto difficile da scalare. Ma la scalata, invece, comincia. Nel terzo tempo i gol di Marcialis, Emmolo (su rigore), Avegno, Zimmerman e Zanetta risollevano il Rapallo; per Milano vanno a segno Vukovic e Gitto: suona la sirena del terzo tempo sul 6-8, tutto si decide nell’ultimo parziale di gioco. Il quarto tempo si apre con la rete di Zimmerman in superiorità: le gialloblu ora iniziano a crederci. Crudele riporta il Milano a +2 ma Genee, brava a concretizzare una bella azione personale, tiene il Rapallo a tallonare le avversarie a una lunghezza di sicurezza. Il momento è cruciale. A 2.24 dalla sirena arriva il pareggio di Giulia Emmolo, in superiorità. A 6.58 arriva il gol decisivo: la firma del 10-9 per il Rapallo è di Giulia Viacava. Sul finale, attimi di suspance con un malinteso difensivo che lascia in mano alle meneghine l’ultima azione di attacco: l’occasione capita nelle mani di Gitto, che però non concretizza. Passa il Rapallo, che domani alle 16.30 affronterà in semifinale la SIS Roma.
«L’infortunio di Lavi ha condizionato tutta la squadra, anche se poi Matilde Risso si è dimostrata all’altezza della situazione - commenta il coach Luca Antonucci - Abbiamo giocato col cuore trovando la forza e la determinazione per ribaltare una partita praticamente persa. Sono davvero contento del risultato».
«E’ stata una partita soffertissima, d’altronde in Final Six è sempre così - aggiunge Giulia Emmolo - La settimana scorsa, in regular season, abbiamo battuto il Milano 18-11; oggi si è vista una partita diversa, loro sono entrate in acqua determinate, noi siamo state brave a superare il problema avuto all’inizio del match e ad andare a conquistare questo passaggio del turno»
Silvia Franchi
I VOSTRI COMMENTI
Egregio signor Corcione, nonostante i suoi numerosi apprezzamenti tecnici di esperto conoscitore della pallanuoto italiana, ancora oggi per qualche strano motivo Claudia marletta non è mai stata considerata nel giro Della Nazionale, ancora più strano è che il ct allora ct della nazionale giovanile ha risolto personalmente la cessione della marletta che asuo tempo per lui era un atleta importante. Bohhh mistero!!!!!!
Machiavelli
Molto equilibrate le due semifinali. Giusta la finale. Arbitraggi di bassissimo livello a parte Padova Orizzonte. Permesso gioco troppo duro in troppe occasioni. Oggi ad esempio si è visto chiaramente un pugno dato a Galardi davanti agli occhi dell'arbitro che ha espulso entrambe anziché sanzionare Zimmerman con una brutalità. Speriamo che la finale scorra sui binari del bel gioco.
Lucas
Anche l’anno scorso ci davano X finiti e invece eccoci ancora qui, per il 3^ anno consecutivo più forti di prima. La nostra è e sarà una presenza costante ed importante. Francesco dorma sonni tranquilli.
Walter Vucenovich
Comunque ci si deve inchinare davanti ad una grandiosa partita del Milano che ha dato filo da torcere ad una squadra che ha 2/3 di atlete in nazionale. E questo deve far riflettere. Detto questo mi auguro che il Milano per la nuova stagione non smantelli la squadra perché il lavoro c’ è stato e si vede e se Gragnolati ha fatto tutti quei gol è perché oltre alla sua bravura le compagne glielo hanno permesso.
Francesco
Le solite lamentale Italiane quando si perde la colpa è sempre dell'albitro!!!!!Vince il Rapallo come dice Apilongo capitano della Kelly Milano perchè la squadra del Milano ha avuto un calo fisico e mentale gli arbitri non centrano viva la sportività che in questo caso non c'è!!!!!!
ULISSE
Il Rapallo ha vinto grazie ad un arbitraggio a senso unico nel terzo tempo e in parte del quarto . Quando ha sorpassato il Milano poi la coppia arbitrale ha cominciato a arbitrare per Milano. Peccato mancasse 1 minuto..
Lucas
Caspita Sig. Di Gennaro che sofferenza, traspariva tutta, ma alla fine tra tirare contro es i valori in acqua avete vinto. Ma non si preoccupi a Milano non portiamo rancore, neppure per uno che racconta la favola dello sviluppo della pallanuoto e poi fa una cronaca così...
Marco di Lambrate
RISPONDE MARIO CORCIONE: Lei è in errore. Di Gennaro tifa soltanto per una squadra femminile, il Setterosa. Telecronaca impeccabile.
Inviaci un tuo commento!