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Europei Under 17: l'Italia perde ai rigori con la Serbia e chiude al sesto posto

  Pubblicato il 17 Set 2117  18:31
Malta, 10-17 settembre
 
I TABELLINI E LA CRONACA MINUTO PER MINUTO DI TUTTE LE GARE AL SEGUENTE LINK
http://www.microplustiming.com/lenejwpc2017/index_web.php?cal=1
 
Finali - Domenica 16 settembre
 
1-2 posto
SPAGNA-MONTENEGRO 10-11 d.t.r.

3-4 posto
UNGHERIA-RUSSIA 14-11
 
5-6 posto
SERBIA-ITALIA 7-4 d.t.r. (1-1, 0-1, 1-1, 2-1)(3-0)
Serbia: Gavrilovic, Ganic, Smiljevic, Vasin 1, Radic 1, Ilic, Cvetkovic, Sulc, Barac 1, Radovic 1, Bulajic.
Italia: Pinci, Ciardi 1, Ferrero, Antonucci, Condemi, Gianazza, Turchini, Mezzarobba, Di Martire G. 1, Di Martire M., Narciso 2, Tartaro, Maurizi.
Arbitri: Dervieux (Fra) e Seidel (Ger).
GEZIRA - Gli azzurri chiudono il torneo con un sesto posto che va strettissimo alla squadra di Mino Di Cecca. Basta pensare, e c'è da mangiarsi le mani, che a giocare la finale per l'oro sono state Spagna e Montenegro: agli iberici gli azzurri hanno dato una batosta nel girone preliminare, al Montenegro l'Italia ha regalato la vittoria nei quarti di finale dopo essere stata sempre in vantaggio.
Contro la Serbia vincono soprattutto le difese, basta guardare il risultato al termine dei tempi regolamentari (4-4) per capirlo. Ritmi blandi, gara poco entusiasmante sul piano dello spettacolo. Nel primo tempo botta di Narciso e risposta di Radovic (1-1), nella seconda frazione azzurri avanti (1-2) con una bella conclusione in diagonale di Ciardi. Nessun gol a uomini pari finora. L'Italia rimpiange qualche buona occasione sprecata per andare sul +2 e ringrazia Maurizi che nel finale di tempo sventa il pareggio serbo.
Il portiere italiano è il più bravo tra gli azzurri anche nella terza frazione. E' soprattutto merito suo se l'Italia va anche all'ultimo intervallo avanti di un gol (2-3, rete di Gianpiero Di Martire). Ma le reti di vantaggio potevano essere tranquillamente due, vista la traversa interna presa da Mezzarobba allo scadere.
Nella quarta frazione arriva il 3-3 della Serbia, che sfrutta una doppia superiorità. Rimedia Gianpiero Di Martire, che ruba palla a centrocampo e serve Narciso: il centro azzurro, tutto solo davanti a Bulajic, non sbaglia (3-4). L'errore, invece, lo commettono gli arbitri, che regalano alla Serbia il gol del 4-4 segnato in netta posizione di fuorigioco. Ci mette anche del suo l'Italia, che non sfrutta due superiorità che potrebbero evitare i rigori. Dai cinque metri la Serba fa tre gol, gli azzurri nemmeno uno. Finisce 7-4.
 
7-8 posto
GRECIA-CROAZIA 7-8
 
***
 
Semifinali - Venerdì 15 settembre
 
5-8 posto
 
ITALIA-CROAZIA 10-7 (2-1, 3-0, 4-2, 1-4)
Italia: Pinci, Ciardi, Ferrero 1, Antonucci 3, Condemi, Gianazza 1, Turchini, Mezzarobba, Di Martire G., Di Martire M. 1 rig., Narciso 3, Tartaro 1, Maurizi.
Croazia: Vukojevic, Pejic, Markic, Solje, Krzic, Culina 4, Brubnjac 1, Herceg 1, Bajic, Sparada, Penava 1, Poropat, Miskic.
Arbitri: Gomez D. (Esp) e Seidel (Ger).
Superiorità numeriche: Italia 2/7 + 2 rig., Croazia 4/8 + 1 rig.
Note: nel primo tempo Narciso para un rigore a Solje, nel quarto tempo Vukojevic para un rigore a Di Martire M. Nel quarto tempo Pinci al posto di Maurizi tra i pali dell'Italia.
GEZIRA - Il punteggio finale dice 10-7 per l'Italia, l'andamento della gara afferma invece che non c'è stata partita. Nettissimo il dominio della squadra di Di Cecca, che raggiunge anche sette gol di vantaggio prima di concedersi una pausa che permette alla Croazia di chiudere con un -3 decisamente bugiardo. Arbitraggio ancora una volta insufficiente, ma superiore (non ci voleva molto) rispetto a quello di Montenegro-italia.
Cronaca. Squadre a pressing, la differenza devono farla soprattutto i centri. Narciso nel primo tempo conquista un rigore e due superiorità, l'Italia sfrutta le opportunità al 66% e va in gol con Massimo Di Martire (penalty) e Antonucci con l'uomo in più. Dall'altra parte del campo i croati ottengono dagli arbitri una superiorità (trasformata) e un penalty che Maurizi para tuffandosi sulla sua sinistra. Finale di tempo 2-1, vantaggio azzurro meritato.
Nel secondo tempo non cambia il modulo difensivo delle squadre, cambia il giocatore al centro dell'attacco dell'Italia. Gianazza subito in evidenza: conquista una superiorità e la trasforma per il +2 azzurro (3-1). Gol importantissimo. Lo stesso Gianazza sventa l'uomo in più croato e sulla ripartenza Ferrero (gara eccellente la sua) non sbaglia dal lato buono: diagonale nell'angolo opposto e 4-1. Ma non è finita: gran pallone di Condemi da posizione 3 e deviazione vincente di Tartaro. Gol bellissimo, ma soprattutto Italia che gioca molto bene, anche in difesa: la Croazia va otto volte al tiro (due con l'uomo in più) e trova quasi sempre le mani di un ottimo Maurizi oppure dei difensori azzurri. Il tempo si chiude sul 5-1, il +4 ci sta tutto.
Dopo il cambio campo l'Italia si può permettere il lusso di sbagliare un doppio uomo in più perchè va comunque altre due volte in gol con Narciso. Bellissima la rete del 7-1: il centro azzurro si stacca dalla marcatura e lascia partire una palomba che scavalca Vukojevic. Un altro gran gol. Poi Condemi va in controfuga, serve Antonucci e il difensore non sbaglia: massimo vantaggio azzurro (8-1) ribadito dal 9-2 dello stesso Antonucci, che sfrutta dal lato buono un pregevole "scarico" dal centro di Gianazza. Il terzo tempo si chiude sul 9-3.
Negli ultimi otto minuti l'Italia amministra il vantaggio consentendo alla Croazia di recuperare gran parte dell gap. Da segnalare un paio di ottimi interventi di Pinci, subentrato a Maurizi, e un altro gran gol di Narciso, stavolta dal centro. L'Italia chiude con 10 su 26 al tiro (38,4%) contro il 6 su 28 croato (21,4%). Anche queste cifre la dicono lunga su come è andata la gara.
 
 
***
 
Quarti di finale - Giovedì 14 settembre
 
MONTENEGRO-ITALIA 10-9 (1-3, 3-3, 2-1, 4-2)
Montenegro: Bosanac, Draskovic, Vucurovic 2 (1 rig.), Macic 1, Przica, Radovic 2 (1 gol), Perkovic 3, Gardasevic 1, Murisic 2, Durovic 1, Jancic, Radanovic, Radnjic.
Italia: Pinci, Ciardi, Ferrero, Antonucci 3, Condemi, Gianazza, Turchini, Mezzarobba, Di Martire G. 2, Di Martire M. 3, Narciso, Tartaro 1, Maurizi.
Arbitri: Petik (Hun) e Polychronopoulos (Gre).
Superiorità numeriche
: Ungheria 3/5 + 2 rig, Italia 3/9.
GEZIRA - Continua la maledizione dei quarti di finale per le squadre italiane in un'estate davvero maledetta. Questa eliminazione dalle semifinali che contano, poi, brucia più di tutte. Se c'era una squadra che meritava di andare avanti in questo quarto di finale era quella di Mino Di Cecca.
Azzurri sempre avanti, anche di due lunghezze, fatta eccezione proprio per il gol decisivo di Murisic a 43" dal termine. Ma non è questo il dato più importante: sul piano del gioco l'Italia è stata superiore agli avversari, ha realizzato almeno 5 gol con altrettanti pezzi di bravura dei suoi giocatori, mentre il Montenegro ha sfruttato soprattutto ingenuità difensive. Ed è stato anche aiutato dalla Dea Bendata, davvero rocambolesco il gol che ha portato i nostri avversari sull'8-8 a metà quarto tempo. Inguardabile la coppia arbitrare: pura fantascienza la direzione di gara, che ha danneggiato entrambe le formazioni.
Cronaca. L'Italia chiude il primo tempo con un 33% al tiro (3 su 9). E' una percentuale discreta, non eccezionale, ma la solidità della difesa azzurra, attenta, concentrata, aggressiva, ottima nell'anticipo, consente alla squadra di Di Cecca di andare al primo intervallo in vantaggio di due gol (1-3). Un +2 che porta le firme di Giampiero Di Martire (conclusione vincente sulla zona), di suo fratello Massimo (alto e tiro) e di Tartaro in superiorità. Nella prima frazione gli arbitri negano un rigore clamoroso al Montenegro, ma l'errore è ininfluente perchè i nostri avversari vanno in gol ugualmente. In casa azzurra soddisfazione per il bel gioco, un pizzico di rimpianto per una superiorità numerica non sfruttata che avrebbe permesso all'Italia di chiudere il primo tempo sul +3.
Nella seconda frazione il Montenegro, approfittando di una pausa degli azzurri, ci raggiunge in un amen (3-3). Massimo Di Martire s'inventa un "alzo e tiro a palomba" premiato dalla rete del nuovo vantaggio (3-4), ma dopo un paio di minuti il Montenegro aggancia nuovamente gli azzurri (4-4). E' un momento delicato della gara, l'impressione è che i nostri avversari possano prendere il sopravvento. Ma gli azzurri ritrovano in difesa la solidità perduta nella prima parte del tempo e staccano nuovamente gli avversari con un tap-in vincente in superiorità dell'ottimo Antonucci (tre gol e gran partita in difesa) e con un altro "gioiello" di Massimo Di Martire: conclusione al volo imprendibile per Bosanac. Si va all'intervallo più lungo sul punteggio di 4-6.
Oltre al cambio di campo c'è anche quello dei portieri. Pinci prende il posto di Maurizi, Radnjic rileva Bosanac. Nel terzo tempo l'Italia perde lucidità in attacco, sbaglia tre superiorità numeriche e il Montenegro l'agguanta nuovamente (6-6). Gli arbitri raggiungono il top negando un rigore per parte, tuttavia la squadra di Di Cecca riesce a mettere nuovamente la testa avanti con un altro gol di rara bellezza: Antonucci da posizione 5 tira di prima intenzione e manda il pallone nell'angolino opposto. 6-7 per l'Italia alla fine del terzo parziale.
Il quarto tempo conferma il calo degli azzurri sul piano dell'intensità di gioco. Aumentano, invece, le incertezze difensive, come nel caso del rigore del 7-7 trasformato da Radovic con una conclusione da non più di tre metri e mezzo, altro che cinque. L'Italia combatte la stanchezza con le prodezze individuali: rasoiata da posizione centrale di Gianpiero Di Martire (buona anche la sua gara) e pallone imprendibile per Radnjic (7-8).
E qui entra in acqua la Dea Bendata e dà una mano al Montenegro: tiro da lunga distanza di Macic, il pallone colpisce il palo, la schiena di Pinci e finisce dentro. 8-8. L'Italia, però, non ne vuole sapere di mollare. Narciso conquista l'ennesimo uomo in più della sua gara, Antonucci trasforma: 8-9.
Arbitri nuovamente protagonisti: un giocatore ungherese si gira al centro: forse è palla sotto, forse è rigore, di certo non può essere superiorità. E i direttori di gara cosa assegnano? Ovviamente l'uomo in più. Anche stavolta il Montenegro non sbaglia, è di nuovo parità (9-9).
A poco più di un minuto dal termine nona superiorità per l'Italia. Potrebbe essere il pallone della vittoria, ma in semifinale ci va il Montenegro a 43" dal termine, a uomini pari, con un palomba che beffardamente scavalca Pinci.
 
***
 
FASE PRELIMINARE
 
Classifica finale girone A: Croazia e Ungheria 7; Montenegro 3; Ucraina 0
Classifica finale girone B: Italia 9; Spagna 6; Romania 3; Germania 0
Classifica finale girone C: Serbia 9; Francia 6; Georgia 3; Malta 0
Classifica finale girone D: Grecia 9; Russia 6; Turchia 3; Slovacchia 0
 
REGOLAMENTO: la prima classificata di ogni girone si qualifica direttamente ai quarti di finale, seconde e terze si affrontano agli ottavi (il gruppo A incrocia con il gruppo C, il gruppo B con il gruppo D).

Terza giornata - Martedì 12 settembre
 
ITALIA-ROMANIA 12-6 (3-2, 4-1, 3-2, 2-1)
Italia: Pinci, Ciardi 2, Ferrero 1, Antonucci 2, Condemi, Gianazza, Turchini, Mezzarobba 1, Di Martire G. 2, Di Martire M. 2, Narciso 1, Tartaro 1, Maurizi.
Romania: Abrudan, Filotti, Bindea, Gorea 1, Buda 1, Vlasceanu 1, Oltean 1, Lutescu, Kari, Ilisie, Colodrovschi 1, Iudean 1, Elizarov.
Arbitri: Mebuke (Geo) e Stanojevic (Srb).
GEZIRA - Il giovane Settebello di Mino Di Cecca chiude a punteggio pieno il girone preliminare e si regala un mercoledì di riposo. Mentre altre formazioni giocheranno gli ottavi di finale, gli azzurri potranno preparare senza particolari assilli la sfida dei quarti di finale, dove probabilmente affronteranno il Montenegro.
Già virtualmente prima nel girone ieri dopo il bel successo sulla Spagna, l'Italia non si danna l'anima contro la Romania pur rimanendo sempre avanti nel punteggio, a cominciare dalla rete iniziale di Di Martire. Stavolta non si tratta di Massimo, ma di Gianpiero. Il secondogenito del grande Fulvio concederà il bis realizzando la rete dell'8-4.
Emanuele Ciardi, già a segno contro gli spagnoli con l'uomo in più, stavolta fa centro a uomini pari e porta gli azzurri sil 2-0. In porta stavolta c'è Pinci, giocherà tutta la gara. Il primo dispiacere glie lo darà Vlasceanu realizzando la rete del 2-1, roba di poco conto perchè Tartaro (anche lui figlio d'arte, ma suo padre Poppy giocava tra i pali) rimette subito le cose a posto. Progressivamente l'Italia allunga, via via timbrano il cartellino Massimo Di Martire, Antonucci, Narciso, Ferrero, Condemi e Mezzarobba. Ancora Ciardi ottiene il massimo vantaggio (11-5), ribadito in chiusura da Massimo Di Martire (12-6). Per lui 11 gol in tre partite.
 
***

Seconda giornata - Lunedì 11 settembre
 
SPAGNA-ITALIA 10-13 (1-3, 2-4, 3-3, 4-3)
Spagna: Serrano, Sanahuja 4 (1 rig.), Asensio, Prieto, Linares 1, Baringo, Bertran 3, Echevarria 2, Montez, Luiz, Alegre, Alcon, Gracia.
Italia: Pinci, Ciardi 1, Ferrero, Antonucci, Condemi 1, Gianazza, Turchini, Mezzarobba 2, Di Martire G., Di Martire M. 5, Narciso 4, Tartaro, Maurizi.
Arbitri: Dalli (Malta) e Petik (Hun).
Superiorità numeriche: Spagna 4/8 + 1 rig., Italia 6/9.
Note: uscito per tre falli Di Martire M. (Ita) nel quarto tempo.
GEZIRA - Vittoria pesante per gli azzurri di Mino Di Cecca. Il successo sulla Spagna vale il primo posto del girone e la qualificazione diretta ai quarti di finale. Impensabile che domani, nel terzo ed ultimo impegno della fase preliminare, l'Italia perda con la Romania con uno scarto tale da rimettere tutto in discussione. Anche perchè contro la Spagna gli azzurri hanno dimostrato di essere in gran forma, giocando un'ottima gara soprattutto in attacco, dove Massimo Di Martire e Narciso hanno fatto 9 gol in due.
Cronaca. C'è un precedente recente tra le due squadre. In coppa Comen, ad agosto, la Spagna vinse 15-14 ai rigori beffando l'Italia dopo averla raggiunta a 6" dal termine (7-7) nei tempi regolamentari. In quella gara Massimo Di Martire segnò 4 dei 7 gol azzurri.
E' proprio lui a dare il primo dispiacere al portiere spagnolo Serrano replicando immediatamente al vantaggio iberico di Sanahuja. Lo stesso Di Martire va nel pozzetto ma i nostri avversari non ne approfittano. In superiorità, invece, fa centro Narciso: primo vantaggio azzurro della gara (1-2).
Tra i pali dell'Italia c'è Maurizi. Nel primo tempo dà sicurezza ad un'Italia che sventa anche la terza superiorità iberica. Dall'altra parte del campo Condemi colpisce a uomini pari (1-3), poi c'è il terzo uomo in più anche per gli azzurri: Di Cecca chiama time out, l'occasione è importante, l'italia può andare sul +3. Alla ripresa del gioco, però, gli azzurri non riescono a sfruttare l'opportunità.
La rete dell'1-4, tuttavia, è soltanto rimandata. In apertura di seconda frazione uomo in più per l'Italia e stavolta Massimo Di Martire va a bersaglio. E' il suo secondo gol in questa gara. Il giocatore della Canottieri Napoli è (e sarà anche nel prosieguo della partita) un problema irrisolvibile per la difesa iberica: è suo anche il gol del nuovo +4 (2-5) dopo la seconda rete spagnola realizzata ancora da Sanahuja, stavolta su tiro di rigore.
L'Italia sta giocando benissimo. In difesa concede molto poco agli avversari, in attacco continua a mantenere una percentuale di realizzazione all'altezza di una gara importante come questa. Arriva al momento giusto il primo gol europeo di Ciardi: il giocatore dell'Acquachiara con l'uomo in più porta l'Italia sul +4 (2-6), un vantaggio ribadito da Mezzarobba (3-7), che segna e poi va nel pozzetto. Ma la difesa azzurra sventa anche questa inferiorità e poi quella successiva, a 9" dalla fine del secondo tempo, decretata per un fallo di Narciso. Al cambio campo le percentuali con l'uomo in più sono 1 su 5 per la Spagna, 3 su 5 per l'italia, che vanta anche 4 gol a uomini pari contro l'unico realizzato da Linares nel secondo tempo.
Nella Spagna segna ancora Sanahuja, ma il suo terzo gol non sposta gli equilibri di una gara che gli azzurri hanno saldamente in pugno. Narciso va in gol altre due volte all'inizio del terzo tempo (4-9) e per il momento affianca Massimo Di Martire come miglior marcatore di questa partita con 3 gol. Piccolo passaggio a vuoto azzurro: arrivano altri due gol della Spagna (6-9), entrambi a uomini pari. Ma ci pensa ancora Massimo Di Martire a mettere le cose a posto: settimo uomo in più per gli azzurri, quarta rete del giallorosso, percentuale in superiorità che sale al 71% (5 su 7) e soprattutto avversari nuovamente a distanza di sicurezza (6-10).
Tra i pali azzurri Pinci prende il posto di Maurizi. Grazie alla quarta rete di Di Martire l'Italia può affrontare con maggior tranquillità gli ultimi otto minuti di gioco, ma il giallorosso non è ancora pago: arriva anche il suo quinto gol, gli azzurri tornano a +5. E poi c'è il +6 di Mezzarobba (6-12), massimo vantaggio della gara annullato dalla successiva doppietta di Bertran e dal gol del -3 di Echevarria (9-12). Il match si chiude con la quarta rete personale dell'ottimo Narciso e con un poker anche per lo spagnolo Sanahuja (10-13).
 
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Prima giornata - Domenica 10 settembre
 
ITALIA-GERMANIA 15-6 (6-0, 5-3, 3-3, 1-0)
Italia: Pinci, Ciardi, Ferrero 1, Antonucci 1, Condemi, Gianazza 1, Turchini 1, Mezzarobba 4, Di Martire G., Di Martire M. 4, Narciso 2, Tartaro 1, Maurizi.
Germania: Baumgaertel, Schipper, Glaeser, Groman, Bozic 1, Kubisch 2, Pabiviv-Capucho, Rotermund, Seifert 1, Braats 1, Vucicevic, Ulrich 1, Neuens.
Arbitri: Dervieux (Fra) e Belyevyetsov (Ukr).
GEZIRA - Tutto facile per gli azzurrini di Di Cecca contro la Germania, che segna il primo gol nel secondo tempo sul punteggio di 7-0.
E' di Mattia Antonucci, dopo 43" di gioco, il primo gol azzurro in questi europei. Rete in superiorità numerica. Tutte a uomini pari, invece, le cinque successive marcature italiane del primo tempo (6-0). Vanno in gol Michele Mezzarobba (al quale sul web la Len toglie una b), Andrea Narciso, Tommaso Gianazza (una volta tanto il suo cognome è scritto correttamente, con una sola enne), ancora Mezzarobba e Turchini.
Nella seconda frazione entrano nello score anche Filippo Ferrero, Massimo Di Martire e Andrea Tartaro, nella terza (con Pinci tra i pali al posto di Maurizi) lo stesso Di Martire diventa il miglior marcatore azzurro con 4 gol trasformando il rigore del 14-6, nella quarta Mezzarobba raggiunge Di Martire a quota 4.
Domani si fa sul serio, c'è Spagna-Italia (17,30). In palio il primo posto del girone e la possibilità di arrivare dritti dritti nei quarti senza dover passare per gli ottavi di finale.
 
I VOSTRI COMMENTI
 
sono proprio orgoglioso di mio nipote Mattia che per la prima volta in nazionale si è distinto meritando un applauso di gioia da parte mia
Silvestro Antonucci
RISPONDE MARIO CORCIONE: Bravo davvero, ma non solo lui. Bella squadra, meritava ben altro che la finale per il quinto posto. 
 

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