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Europei maschili: le partite del 13 gennaio

  Pubblicato il 13 Gen 2016  08:38
ROMANIA-ITALIA 5-11 (0-2; 1-4; 1-3; 3-2)
Romania: Soenescu, Radu 3, Negrean 1, Gheorghe, Oanta, Busila, Teohari, Chioveanu, Goanta, Szabo, Ghiban, Popoviciu 1, Tic. All. Stanojevic.
Italia: Tempesti, Di Fulvio F., Gitto N., Figlioli 2, Giorgetti, Bodegas 3, Giacoppo, Gallo 1, Presciutti C.  2, Luongo S. 1, Aicardi 2, Baraldi, Del Lungo. All. Campagna.
Arbitri: Mercier (Fra) e Putnikovic (Ser).
Superiorità numeriche: Romania 3/8, Italia 8/11.
Note: Nel primo tempo (1'42") Giorgetti ha fallito un rigore (esecuzione irregolare). Nel terzo tempo (5'24") ammonito Campagna per proteste. Nel quarto tempo cambio di portieri: Tic sostituisce Stoenescu e Del Lungo subentra a Tempesti.

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LA PARTITA VISTA DA MAURO OCCHIELLO
Con l'aiuto di Mauro Occhiello analizziamo Romania-Italia.
La gara con la Romania, secondo noi, ha detto una cosa importante: rispetto anche ad un passato recente il Settebello è molto più attento in attacco. Raramente gli azzurri danno vita a conclusioni azzardate.
Sono d'accordo. E' un'Italia molto concreta, cinica. Hanno contribuito a ciò anche le scelte di Campagna, che ha portato a Belgrado un Settebello molto esperto. Al modo giudizioso di giocare in attacco, poi, si aggiunge come sempre una difesa a tratti impenetrabile, che oggi ha messo in grande difficoltà i rumeni con una zona molto aggressiva. E' anche vero tuttavia che - fatta eccezione per Radu - i nostri avversari davvero hanno combinato poco in attacco, forse nel timore di esporsi al contropiede azzurro. Forse hanno cercato di limitare i danni.
L'azzurro che ti è piaciuto di più?
Su tutti Bodegas.  La polivalenza di questo giocatore, che qualsiasi allenatore vorrebbe avere nel proprio organico, è un valore aggiunto per questa Italia. Tutti gli azzurri, però, si sono espressi su buoni livelli contro la Romania: molto bene in particolare Baraldi, che ha lottato in maniera efficace al centro conquistando un gran numero di superiorità numeriche.
Con questo successo gli azzurri hanno vinto il girone e si avviano verso un  quarto di finale nel quale affronteranno il Montenegro oppure la Spagna. Quali di queste due formazioni sarebbe meglio evitare?
E' un bel dilemma, sono due squadre molto differenti ma ugualmente temibili. Forse è preferibile incontrare la Spagna: in una partita secca il Montenegro sembra maggiormente in grado, per le individualità che possiede, di mettere in difficoltà gli azzurri. In ogni caso il Settebello ha le carte in regola per battere entrambe.

LA PARTITA VISTA IN TIVU'
Anaconda
. Secondo le previsioni della vigilia, è Cosmin Radu ("Al centro è pericoloso come un'anaconda", dice Dario Di Gennaro) a creare gli unici problemi alla difesa azzurra in questa gara. Ma si tratta comunque di poca roba per un reparto che anche stasera ha funzionato nel migliore dei modi. "Nei primi tre tempi - sottolinea Francesco Postiglione - la Romania è stata capace di battere soltanto due volte Tempesti: prima con l'uomo in più e poi con una controfuga 1 contro 0 in conseguenza di un  fallo in attacco".
Soltanto due gol. Nella prima frazione gli azzurri creano molte occasioni, ma segnano soltanto due volte: vuoi per un rigore sbagliato, vuoi per le parate di Stoenescu vuoi per alcuni contropiedi non sfruttati a dovere. Le due reti del primo tempo, entrambe in superiorità, sono dell'ottimo Aicairdi, su assist di Francesco Di Fulvio, e di Presciutti. "E' quel che ci voleva", commenta Di Gennaro, ma anche prima, con un solo gol all'attivo, il Settebello aveva fatto capire che la vittoria sarebbe stata soltanto una formalità.
Superiorità. Non puoi certo temere di perdere una partita contro la Romania se nei primi due tempi fai 5 su 6 con l'uomo in più. Nella seconda frazione vanno a bersaglio in superiorità Gallo, Luongo e Figlioli.
Bodegas. La prima rete azzurra a uomini pari arriva alla fine della seconda frazione, ed è un gioiello con il marchio di fabbrica Bodegas, che segna dal centro. Postiglione esclama: "Quanto è prezioso questo giocatore!". Punteggio: Romania 1, Italia 6.
Figlioli. Il sempre più concreto Figlioli vuole gareggiare in bravura con il francese e lo eguaglia con un missile a lunga gittata in apertura di terza frazione. Poi gli uomini-assist Di Fulvio e Gallo mandano a segno Presciutti e nuovamente Bodegas. Il vantaggio azzurro sala a +8 (1-9).
Rilassamento. Il comprensibile rilassamento degli azzurri consente alla Romania di recuperare parte del passivo. Ma sono dettagli. Negli ultimi cinque minuti di gioco entra Del Lungo al posto di Tempesti: per il portiere più forte al mondo un'altra gara senza particolari problemi.
Mario Corcione

IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Passo dopo passo. Senza indugi. Quelli compiuti sinora già valgono il primato del girone e un cammino privo di evidenti insidie sino ai quarti di finale. Il Settebello batte la Romania 11-5 (parziali 2-0, 4-1, 3-1, 2-3); difende bene (3/8), migliora la percentuale in superiorità numerica (8/11) e appare più sciolta e abituata alla vasca della Kombank Arena rispetto all'esordio vittorioso con la Germania per 16-5. A segno Bodegas (3), Figlioli (2), Presciutti (2), Aicardi (2), Gallo e Luongo. Restano due verifiche con la Georgia nel girone venerdì alle 17.15 e con la Turchia domenica alle 9.30 (!) negli ottavi di finale prima di tornare nel vivo del torneo tra sei giorni.
La cronaca. Aicardi si rende protagonista nei primi minuti. Si prende il rigore fallito da Giorgetti in avanzamento (1'42), poi segna la superiorità numerica di apertura (1-0 a 2'45), che successivamente non trasforma Gallo (1/2), bensì Presciutti (2/3) in chiusura di parziale per il 2-0 (7'55). Nel frattempo la porta non corre pericoli, con capitan Tempesti che si accende su una girata di Radu e la difesa che neutralizza un uomo in meno.
A 1'35 del secondo tempo Radu accorcia dal perimetro dopo aver mandato nel pozzetto Bodegas che lo marcava al centro (1/2). Ma Gallo (2'13), Luongo (4'08) e Figlioli (5'03) rispondono immediatamente per il 5/6 in superiorità e Bodegas segna il primo gol a uomini pari (6'08) per il +5 di metà partita (6-1). La Romania si conferma Radu dipendente. In precedenza il centroboa aveva guadagnato il terzo uomo in più che non aveva cambiato il risultato.
Si riprende con una bomba di Figlioli che piega la permissiva difesa rumena dopo appena 31 secondi (7-1). Poi Giorgetti prova ad anticipare una conclusione in superiorità numerica (5/7), ma pulisce l'incrocio dei pali; mentre la difesa salva una doppia (1/4). Il risultato non si sblocca fino a una combinazione in extraman Di Fulvio-Presciutti per l'8-1 (6/8 a 4'30), a cui seguono la controfuga di Negrean fischiata per un fallo in attacco che porta all'ammonizione del cittì Campagna (8-2 a 5'24) e l'uomo in più concretizzato da Bodegas per il 9-2 a 5'49 (7/9). 
Gli azzurri salvano altre due volte l'uomo in meno (1/6) e iniziano il quarto parziale conquistando anche l'ultima palla al centro e propiziando il 10-2 di Aicardi, che supera il neoentrato Tic (26"). Radu riduce il massimo vantaggio italiano, riportando in gol la Romania dopo quasi 16 minuti (10-3 a 1'12) in superiorità (2/7) e a uomini pari a 3'38 (10-5); Popoviciu lo emula con l'uomo in più per il 10-4 (3/8 a 4'12). Bodegas ferma l'incedere segnando in superiorità (8/10) l'11-5 a 5'01. E' l'ultima emozione della partita che ha visto in acqua anche Del Lungo per 5'23.
L'Italia ipoteca i quarti di finale; la Romania giocherà con la Germania per il secondo posto nel girone ed un incrocio meno proibitivo negli ottavi di finale. 
Il commento di Alessandro Campagna. “E’ stata una partita molto fisica, come mi aspettavo. Rispetto ai tedeschi, i rumeni sono più forti fisicamente. Li avevo già visti negli allenamenti. Sapevo che avrebbero curato particolarmente il contatto fisico. Avevo detto ai ragazzi di avere pazienza, di non forzare le conclusioni e che gradualmente ce ne saremmo andati. Hanno applicato i miei suggerimenti e i miglioramenti sono stati evidenti. La gestione del quarto tempo è stata condizionata da qualche decisione arbitrale controversa; non la ritengo simile a quella che ci ha portato a subire 4 gol in 6 minuti dalla Germania. La squadra mi è piaciuta; ha saputo anche gestire il risultato. Adesso dobbiamo continuare ad aumentare il livello del nostro gioco senza pensare all’avversario, se è più o meno debole, e a quale squadra ci capiterà nel quarto di finale. Ci sono ancora due verifiche e c’è sempre qualche dettaglio da migliorare.  Tutti ci danno favoriti per un'ipotetica finale con la Serbia, ma la realtà è diversa. Io ho detto che è il nostro sogno per raggiungerlo ci saranno delle partite importantissime da vincere e piacevoli da giocare”.
 
UNGHERIA-RUSSIA 12-6 (1-4; 3-1; 3-0; 5-1)
Ungheria: Nagy, Gor-Nagy, Batori 5, Erdelyi 1, Vamos 3, Hosnyanszky, Decker, Manhercz, Varga Dan. 1, Varga Den 2., Kis, Harai, Bisztritsanyi. All. Benedek.
Russia: Antonov, Magomaev 1, Odintsov 1, Bichkov, Bugaychuk, Krasnov, Merkulov 1, Balakirev, Nikolaenko, Kholod 3, Lisunov, Giniatov, Korneev. All. Shagaev.
Arbitri: Buch (Esp) e Mercier (Fra).
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GERMANIA-GEORGIA 11-9 (1-3; 4-3; 3-2; 3-1)
Germania: Kong, Bukowski 1, van der Bosch, Real 2, Preuss 1, Juengling, Nossek 3, Schueler 1, Stamm, Cuk Mat. 2, Restovic, Eidner 1, Shenkel. All. Weissinger.
Georgia: Strujic, Kavtaradze, Tsrepulia 3, Elez 3, Bitadze, Jelaca 1, Khvedeliani, Baghaturia, Rurua 2, Gegelashvili, Jakhaia, Imnaishvili, Shubladze. All. Popovic.
Arbitri: Schwarts (Isr) e Stampalija (Cro).
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TURCHIA-GRECIA 6-21 (1-2; 3-6; 1-6; 1-7)
Turchia: Sezer, Agkuurt, Aksentijevic, Okman, Sutalo 1, Gulenc, Ozbakis 2, Sonmez, Yilmaz, Korolija Mihajlo 1, Beskardesler 1, Cagatay 1, Sen. All. Olcaytu.
Grecia: Flegkas, Mylonakis 2, Dervisis, Genidounias 1, Fountoulis 4, Pontikeas, Afroudakis C. 4, Delakas, Mourikis, Kolomvos 1, Gounas 6, Vlachopoulos 3, Galanopoulos. All. Vlachos.
Arbitri: Dalli (Malta) e Santos (Por).
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