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Euro Cup: l'Ortigia dalle sette vite pareggia con il Vouliagmeni (9-9), Brescia a valanga (17-10)

  Pubblicato il 30 Ott 2119  23:57
Quarti di finale - Gara 1 - Mercoledì 30 ottobre
 
BRESCIA-MISKOLC 17-10
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
 
BRESCIA - Il Brescia con una grande gara e un +7 finale (ma i lombardi sono arrivati anche a +9) mette in cassaforte la qualificazione alle semifinali. Impensabile che il Miskolc dell'ex Manzi (stasera a secco) possa ribaltare un simile gap in gara 2 in Ungheria.
Cronaca. Bovo chiede ai suoi una partenza forte e viene accontentano. Brescia avanti 3-0 con una gran botta di Cannella da posizione 4, un gol in entrata di Alesiani dopo uno scambio con Nora, e una bella conclusione con l'uomo in più di Figari, che ristabilisce il vantaggio (5-2) in apertura di secondo parziale. 
La squadra biancazzurra gioca bene in ogni zona del campo e in attacco riesce a sfruttare buona parte delle occasioni create. Buha, Nora e Nikolaidis firmano le reti che consentono ai lombardi di allungare a +5 (8-3) a metà gara.
E' già un vantaggio consistente in vista di gara 2, ma il Brescia insiste e nella terza frazione spedisce gli avversari a distanza siderale (13-4) con una doppietta di Christian Presciutti, il secondo gol di Buha e altre tre reti di Cannella, l'ultima con un'altra violentissima conclusione da posizione 4.
Nella quarta frazione, approfittando anche di un rallentamento del Brescia, gli ungheresi accorciano le distanze, ma il +7 finale (17-10) mette la squadra di Bovo al riparo da qualsiasi sorpresa.
 
IL COMUNICATO DEL BRESCIA
Un’An Brescia reattiva e risoluta fa sua la gara d’andata dei quarti di finale di Euro Cup: a Mompiano, contro il Miskolc, la squadra di Sandro Bovo, per quattro tempi, gioca con determinazione e notevole tecnica e, alla fine, prevale per 17 a 10 (4-1, 4-2, 6-3, 3-4, i parziali). Come richiesto da coach Bovo, i biancazzurri partono con la massima attenzione fin dalla prima palla al centro, arginando a dovere le trame offensive dei magiari e colpendo con lucidità sotto la porta avversaria. Nel quadro di una tenuta difensiva davvero buona, senz’altro da segnalare le parate di Marco Del Lungo, decisivo in almeno quattro occasioni (tre volte sul mancino Vadovics e su Stojanovic); in avanti, oltre alla mano calda di Giacomo Cannella (sei centri per il numero 5, che potevano essere sette se la stanchezza non c’avesse messo lo zampino nel rigore tirato a 2 minuti e 40 secondi dalla fine), ancora una volta ottimo trascinatore capitan Presciutti, nel tabellino con tre marcature (tra cui uno dei suoi pezzi forti, ovvero la delicata palomba da posizione tre) e autore di due assist al bacio (il primo per Cannella, il secondo per Alessandro Nora). Messo pesantemente sotto (12 a 3, il punteggio alla metà della terza frazione), il Miskolc prova a rialzare la testa e, anche complice una serie di espulsioni concesse un po’ discutibili, nell’ultima parte del match riesce a ridurre il divario. In ogni caso, l’An, pur dovendo rinunciare ad Antonio Buha, Zeno Bertoli e Niccolò Figari – tutti fuori per limite di falli -, non si scompone mantenendosi sempre a distanza di sicurezza anche grazie all’utilizzo dei più giovani del gruppo, bravi a farsi trovare pronti nel momento del bisogno. Pensando alla partita di ritorno in Ungheria, sette reti di vantaggio sono un buon capitale ma nessuno, in casa An, intende impostare la trasferta per difendere il risultato.
«Sono decisamente soddisfatto della prestazione – dichiara senza mezzi termini, il tecnico bresciano, Bovo -: abbiamo preparato bene la gara e, una volta in acqua, siamo stati bravi a portare avanti il nostro gioco per tutto l’incontro. Il match l’abbiamo condotto bene fino all’ultima azione, giocando con qualità e intensità; altro aspetto molto positivo è stato il rendimento dei giovani quando, anche per necessità, sono entrati in momenti delicati. Insomma, abbiamo espresso un gioco di livello e ora massima concentrazione per il ritorno: dobbiamo andare là per iniziare tutto da capo, non abbiamo ancora ottenuto nulla».  
 
ORTIGIA-VOULIAGMENI 9-9 (2-3, 3-2, 1-3, 3-1)
Ortigia: Tempesti, Cassia, Abela, La Rosa, Di Luciano 1, Ferrero, Giacoppo 1, Gallo 3 (1 rig.), Rotondo, Rossi 3, Vidovic, Napolitano 1, Caruso. All. Piccardo.
Vouliagmeni: Tzortzatos, Basic 1, Kalogeropoulos 2, Gkiouvetsis 1, Vlassis, Gouvis 1, Afroudakis C. 1, Papanikolaou, Pontikeas 3, Kourouvanis, Dimou, Iliopoulos, Vukcevic, Andreadis. All. Koljanin.
Arbitri: Bura (Cro) e Dervieux (Fra).
Superiorità numeriche: Ortigia 4/13 + 1 rig., Vouliagmeni 5/10.
 
CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
 
LE INTERVISTE
 
SIRACUSA - L'Ortigia scrive un altro capitolo del libro "Le mie sette vite in Euro Cup", manifestazione nella quale ha già ottenuto rocambolesche vittorie l'anno scorso.
Contro il Vouliagmeni stavolta è arrivato soltanto il pareggio, ma è un risultato da accogliere positivamente proprio per come la squadra di Piccardo lo ha conquistato: togliendo, cioè,  più volte con grande carattere dalle mani degli avversari una gara che sembrava in loro possesso: sul 3-5 (con superiorità a favore dei greci per il +3), sul 6-8 e infine sull'8-9 grazie a una delle reti più belle viste in questo avvio di stagione: pallone di Vidovic al centro e deviazione volante di Giacoppo per il 9-9 definitivo a 32" dal termine.
E poi ci sono altri due motivi per considerare positivo il pareggio di oggi pomeriggio: il Vouliagmeni è una bella squadra, forse più forte dell'Ortigia, sicuramente più continua come rendimento nell'arco di una stessa gara. L'altro motivo è che già l'anno scorso, dopo aver perso a Siracusa di una lunghezza contro i greci, la squadra di Piccardo è andata a conquistare la qualificazione vincendo di tre lunghezze ad Atene.
Certo, in gara 2 in Grecia i biancoverdi dovranno evitare di prendere gol sicuramente evitabili come quello subito da Christos Afroudakis dal lato cattivo, oppure la doppietta di Pontikeas in fotocopia sul palo con l'uomo in meno. E, se vorrà farcela, l'Ortigia dovrà migliorare la percentuale con l'uomo in più, oggi insufficiente.
Rossi e Gallo, tre reti a testa, i più efficaci nell'Ortigia. Il portiere Tzortzatos (che ha vinto il duello a distanza con Tempesti), Afroudakis e Pontikeas i più bravi tra gli ospiti.
 
IL COMUNICATO DELL'ORTIGIA
Finisce in parità il match di andata dei quarti di finale tra Ortigia e Vouliagmeni. Un risultato che rispecchia l'andamento di una partita rimasta in equilibrio per tutti e quattro i parziali, con qualche allungo dei greci che, a metà del secondo e alla fine del terzo tempo, si sono portati avanti di due. Gli uomini di Piccardo, oggi apparsi un po' stanchi e non impeccabili in difesa, ma trascinati da un ottimo Rossi, sono riusciti sempre a evitare il meno 3 e a riprendere gli avversari rimanendo in partita. Nell'ultima frazione, dopo il 9-9 siglato da Giacoppo con uno spettacolare tocco al volo a 32 secondi dalla sirena, l'Ortigia ha persino sfiorato la vittoria con Vidovic che ha colpito un incredibile  doppio palo con un tiro dalla distanza all'ultimo secondo. Discorso qualificazione, dunque, ancora apertissimo. Il 9 novembre ad Atene si prevede una battaglia.
Questo il commento del tecnico dell'Ortigia, Stefano Piccardo: "Mi aspettavo questo tipo di partita – afferma – perché loro sono molto bravi in alcuni fondamentali, soprattutto sull'uomo in più. Noi nelle prime cinque situazioni con l'uomo in meno abbiamo difeso male. Poi abbiamo forzato, che è un errore che si fa purtroppo quando si va sotto, e abbiamo preso due transizioni veloci che non siamo riusciti a difendere. Detto questo, la squadra anche oggi ha dimostrato di esserci e di poter giocare per quattro tempi. Questi ragazzi hanno nel Dna il lavoro e il fatto di crederci fino alla fine, ma noi dobbiamo cercare di fare meglio. Oggi, nella fase centrale della partita non abbiamo giocato bene. Al ritorno andremo lì per giocarci il tutto per tutto. Sono passati i primi quattro tempi, adesso li analizzeremo e cercheremo di giocarne quattro migliori ad Atene”.
A fine match ha parlato anche capitan, Massimo Giacoppo, autore della rete del pareggio: “Questa partita va valutata su otto tempi. Vincere, perdere di uno o pareggiare è la stessa cosa. Oggi abbiamo avuto modo di studiare questa squadra, che è decisamente diversa rispetto a quella dell'anno scorso. Ha molto più peso in avanti, è ben organizzata dietro e ha giovani che spingono e lanciano il contropiede. A mio avviso, noi abbiamo disputato una partita media, sotto certi aspetti buona sotto altri carente, però siamo ancora in crescita. Ci vorrà ancora un po' di tempo per vedere una prestazione ottimale sotto tutti gli aspetti”.
Oggi si è vista un'Ortigia che forse paga un po' lo scotto dei tanti impegni ravvicinati, ma che nonostante tutto non molla fino alla fine: “La stanchezza c'è – conclude Giacoppo -, ma abbiamo svolto la preparazione anche pensando a questo ciclo di partite. Stiamo però molto bene fisicamente. Certo, la coppa stanca anche a livello mentale, ma siamo pronti anche a questo, a restare comunque lucidi nei momenti difficili, perché abbiamo svolto un'ottima preparazione e perché siamo un gruppo compatto. Ad Atene avremo una maggiore consapevolezza. Dobbiamo restare con i piedi per terra, sappiamo di potercela fare ma anche che dipende molto da noi”.
 
EGER-STRASBURGO 12-7
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
 
ORADEA-MATARO' 12-9
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
 
 
 

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