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Ecco la quinta puntata del nostro giallo sulla pallanuoto

  Pubblicato il 03 Apr 2017  09:14
Quel viaggio a Los Angeles, fissato per lunedì 9 gennaio e rimandato all'ultimo momento, sembrava dare ragione alle supposizioni delle amiche di Allyson Forbes: "Miss Blue" aveva un amante. Non si spiegava altrimenti l'improvvisa rinuncia a partecipare a un evento al quale la pallavolista teneva in maniera particolare: la nascita del figlio della sua amica d'infanzia Lory Drame. Stando a quello che John Forbes aveva detto ad Arnò, per nulla al mondo sua figlia vi avrebbe rinunciato. O quasi.
Quel quasi non aveva ancora un volto, e nemmeno un nome, ma il commissario ormai non aveva più dubbi: Allyson Forbes aveva incontrato un altro uomo. Quando? Non era poi così difficile risalire al giorno. La pallavolista aveva telefonato la mattina di domenica 8 gennaio ai genitori per informarli del cambiamento di programma, quindi era presumibile che l'incontro con il misterioso uomo fosse avvenuto il giorno prima, cioè sabato 7. Ma dove?
Per appurarlo Arno telefonò nuovamente a Roberta Gallozzi, l'allenatore di Allyson Forbes. "Mi scusi, sono sempre io...".
"Di questo passo sarò costretta a denunciarla per stalking", scherzò Roberta Gallozzi. "Cosa vuole ancora da me?".
"Soltanto un'altra piccola informazione e la lascerò in pace. Può dirmi cosa ha fatto Allyson Forbes sabato 7 gennaio?".
"Il sabato ci alleniamo soltanto la mattina, poi le ragazze sono libere. A meno che la domenica non ci sia una trasferta di campionato che richieda di anticipare il viaggio al giorno prima. Ma domenica 8 gennaio abbiamo giocato in casa, lo ricordo perfettamente perchè era la prima partita dopo la sosta per le festività natalizie".
"Le ragazze, quindi, si sono allenate il sabato mattina e poi vi siete riviste la domenica per la gara. Giusto?".
"Giusto... Ma no, che sto dicendo?! Quel sabato sera c'è stata la festa per i 70 anni del nostro presidente, Sandro Rocchi: tutta la squadra ha preso parte al ricevimento nella sua villa di Sumirago, e c'era anche Allyson".
"Come ci siete andati, con le macchine private?"
"No, con i pullmini della società. Ci hanno prelevato alle 20 al Palayamamay e al termine della serata, saranno state le 2, ci hanno riaccompagnato alle rispettive abitazioni. Ed Allyson c'era sia all'andata sia al ritorno; lo posso dire con certezza perchè era sul mio stesso pullmino".
"Durante la serata ha notato se la Forbes si è intrattenuta a lungo con qualcuno?".
"C'era tanta di quella gente che non ci ho fatto caso. Se vuole, stasera all'allenamento posso chiederlo alle altre ragazze...".
"Ottima idea, le sarei molto grato. Un'ultima cosa: sa a chi potrei rivolgermi per avere l'elenco degli invitati al ricevimento?".
"Di queste cose si occupa la segretaria del presidente, Marina Lossi. E' una donna in gamba, una persona precisissima. Le invio il suo numero di cellulare per sms".
 
***
 
Giovedì 26 gennaio - Ore 16
 
L'elenco degli invitati alla festa del presidente e l'esito dell'autopsia di Allyson Forbes arrivarono quasi contemporaneamente nel primo pomeriggio. L'autopsia fornì al commissario una serie di notizie di una certa importanza:

- Allyson Forbes non era incinta, ulteriore conferma dell'ipotesi che l'improvvisa felicità di cui parlavano le sue amiche era da attribuirsi ad altro.
- La giovane donna non era stata violentata.
- Prima di essere strangolata, la Forbes era stata colpita nella parte posteriore del capo con un corpo contundente. Poi era stata narcotizzata con dell'etere. Un particolare che dava forza ad un'ipotesi che non aveva mai convinto Arnò: quella del rapimento.
 
L'elenco degli invitati alla festa per il 70° compleanno del presidente delle Yellow Tigers era molto più lungo di quanto il commissario si aspettasse: 242 persone. Ma grazie al paziente lavoro della segretaria del presidente, che aveva fornito ad Arnò indicativamente anche l'età di coloro che avevano preso parte al ricevimento, erano "soltanto" 31 i possibili candidati a dare un nome e un volto all'amante di Allyson Forbes. Non restava altro che esaminare i tabulati telefonici di ognuno nella speranza di trovarvi il numero di cellulare della pallavolista.
 
***
 
Giovedì 26 gennaio - Ore 20,45

"Mi scusi se la chiamo a quest'ora e sul cellulare, commissario, ma ho provato a telefonare in ufficio e lei era già andato via".
Roberta Gallozzi, l'allenatore di Allyson Forbes, aveva mantenuto la promessa. "Purtroppo, però, non ho buone notizie da darle: nessuna delle mie giocatrici ha visto Allyson intrattenersi in particolar modo con qualcuno al ricevimento, o meglio nessuna ci ha fatto caso. E nemmeno i componenti il nostro staff. Come le avevo detto, c'era tanta gente e tanta confusione. La villa è molto grande, ma quella sera faceva molto freddo e nessuno è uscito per andare sulla terrazza e in giardino. O perlomeno credo".
"La ringrazio per il suo aiuto, è stata molto gentile. Ci vediamo domenica alla partita".
"Chi era al telefono?", domandò Silvia. La telefonata era giunta mentre il commissario e la sua compagna erano a tavola.
"Era Roberta Gallozzi, l'allenatore di Allyson Forbes".
Quella sera Silvia aveva preparato il "casatiello", una torta rustica che a Napoli si mangia durante le festività pasquali. Arnò ne andava pazzo e perciò lei lo riproponeva spesso "fuori stagione" con grande successo, ma quella sera no. "Che ti prende?", chiese Silvia, "di solito fai il bis e il tris e invece a stento ne hai mangiato una fetta. Il casatiello è venuto male?".
"No, è buonissimo. Ma la telefonata della Gallozzi mi ha tolto l'appetito".
Il commissario ci contava molto. Sperava nell'allenatore di Allyson Forbes per avere finalmente qualche indizio utile, e invece... Non restavano altro che i tabulati telefonici degli invitati al ricevimento per poter scovare il misterioso uomo che improvvisamente aveva cambiato la vita della Forbes. Li aveva richiesti con la massima urgenza e gli avevano garantito che l'indomani a mezzogiorno li avrebbe trovati sulla sua scrivania.
 
Venerdì 26 gennaio - Ore 10,30

"...la nostra è una delle compagnie d'assicurazioni più prestigiose, abbiamo filiali in tutta Italia e a settembre ne apriremo due anche all'estero, a Lione e a Zurigo e..."
"...la prego di venire al dunque", intervenne Arno. Non aveva tempo da perdere, ma soprattutto era curioso di sapere cosa aveva da dirgli quell'ometto con una criniera di capelli ricci rossi che si era presentato spontaneamente in Questura e che adesso sedeva di fronte a lui.
"E allora sarò breve, il più sintetico possibile: ieri è venuto nei nostri uffici il signor Mario Vecchi, il marito della pallavolista che è stata uccisa. Voleva sapere da noi quando avrebbe potuto riscuotere l'assicurazione sulla vita che la moglie aveva stipulato".
Arnò, fino a quel momento stravaccato sulla sua poltrona, si sporse avanti con particolare interesse creando un certo disagio nel suo interlocutore, che proseguì: "In realtà le polizze sottoscritte con la nostra compagnia sono due, anche Mario Vecchi ha un'assicurazione sulla vita, ma ovviamente quella che interessa particolarmente a noi è quella della moglie. Gli ho risposto che ci voleva ancora qualche giorno per espletare la pratica e..."
"...e lui come ha preso la notizia?", interruppe Arnò sempre più interessato.
"Mi è sembrato piuttosto seccato, evidentemente aveva fretta di riscuotere".
"A quanto ammonta la cifra?".
"Escluse le detrazioni, il signor Vecchi riceverà da noi 82.000 euro. Non è una cifra altissima per una compagnia importante come la nostra, ma neppure si tratta di pochi spiccioli. E' per questo motivo che sono venuto da lei, prima di pagare vogliamo essere certi della buona fede di Mario Vecchi. Perciò le chiedo: il marito ha nulla a che vedere con l'omicidio?".
Mario Corcione
FINE DELLA QUINTA PUNTATA

(la sesta sarà pubblicata lunedì 10 aprile)

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