Attendere prego...

Archivio News

Waterpolo People

E adesso vada in acqua solo chi ha voglia di lottare

  Pubblicato il 21 Gen 2120  23:29
Per battere la Russia, e dare un senso a questo Europeo completamente da dimenticare, ci voleva nei quarti di finale un'Italia diversa da quella del girone preliminare. Così non è stato.
Eppure nel primo tempo, chiuso con la Russia avanti di una lunghezza (3-2), qualche segnale incoraggiante c'è stato: subito una rete in superiorità da parte di Chiappini, poi una bella conclusione vincente di Emmolo. Il portiere Karnaukh, l'unico punto debole delle nostre avversarie, anche oggi mostrava di non essere all'altezza di una gara così importante.
Anche nella seconda frazione, pur continuando a commettere errori imperdonabili che hanno favorito il contropiede della Russia, pur mostrando globalmente di essere inferiori alle avversarie, le azzurre sono riuscite a tirare fuori da una complessiva situazione di negatività tre conclusioni vincenti, tra cui un'altra realizzazione a uomini pari, stavolta ad opera di Queirolo. Punteggio 6-5, forse stretto per i meriti della Russia, ma promettente. Pur giocando male, l'Italia di riffa o di raffa era rimasta ad una sola lunghezza dalle avversarie. E poi quello visto nei primi due tempi era un Setterosa che lottava, che dava l'anima su ogni pallone.
C'erano i presupposti, dunque, non dico per ottenere una vittoria, ma almeno per rendere la vita dura alle nostre avversarie. E invece con una valanga di errori in ogni zona del campo l'Italia è stata sovrastata: dal possibile 6-6 (superiorità sprecata in avvio di terza frazione) è precipitata a -4 (10-6) in chiusura di tempo.
Russia nettamente superiore, si può anche accettare. Quello che non va, e che non si può proprio digerire, è la totale mancanza di reazione da parte delle azzurre negli ultimi otto minuti di gioco. Si può capire lo scoramento, ma è proprio in questi frangenti che bisogna tirare fuori l'orgoglio. E le azzurre non lo hanno fatto, subendo una cocente mortificazione.
Setterosa fuori, faremo la semifinale per i posti di consolazione contro la Slovacchia. Vada in acqua chi ha voglia di lottare, chi non ha intenzione di farlo si metta da parte. Prendiamoci almeno il quinto posto e poi sotto con le qualificazioni olimpiche per riscattare Budapest.
Mario Corcione
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
AVVISO AI LETTORI: commenti offensivi non sono ammessi e quindi non saranno pubblicati. Questo sito non è Facebook, se volete rispetto per la vostra opinione è necessario che per primi rispettiate gli altri.
 
Le nazionali sono figlie del campionato, poi da decidere se figlie naturali o adottive. La pallanuoto, non può non avere una sua lega e o forse ancor di più una sua federazione, L' esempio dell'hockey su ghiaccio è vicino e paragonabile. Un giocatore di curling ha potere di voto come una squadra di hockey e quindi... squadre che giocano in Austria, altre che fanno un campionato con austriache e slovene, altre che giocano una cosa che dell'hockey ha solo le regole. Non dobbiamo cadere, se non ci siamo già in questo vortice. A Milano non abbiamo una piscina olimpionica, abbiamo la Cozzi ma possono accedere solo 99 spettatori, perchè non si investe nel sistemarla e parliamo di cifre abbordabili. Si deve uscire dai palazzi istituzionali, quelli che agli eventi si muovono in numeri 3 volte tanto le atlete. Si deve uscire dalla Rai, implorare le pay tv o i canali streaming. Chiedere loro di investire per sperare di avere un futuro. E poi diciamolo chiaro e tondo, se dobbiamo fare un funerale aspettiamo di vedere le qualificazioni olimpiche, ora si parla del nulla. Ma lo vogliamo veramente tutti? VI faccio altro esempio dell' hockey: tutti vogliono tornare ai fasti di un tempo ma... una squadra valligiana veneta per anni è stata bullizzata dal Bolzano. Non ha mai vinto il campionato e perdeva sempre nei quarti o in semifinale, ma... ogni anno aveva 4/5 convocati in ogni categoria giovanile...
Marco Di Lambrate
 
Sono dispiaciuto per le ragazze che hanno messo tanto impegno, però sono rimasto deluso dall' atteggiamento delle stesse in vasca. Ho visto tutte le partite, ho riscontrato che le altre squadre sono superiori sia fisicamente, nella reattività nel contendersi la palla, nei tiri in porta, e soprattutto sbagliano poco con l' uomo in più. Resto comunque fiducioso nella qualificazione per le Olimpiadi.
Walter
 
Penso che il discorso parta da molto lontano da quando ogni due anni veniva cambiato un allenatore ( es Maugeri dopo un 2ndo posto europeo o Fiori dopo molti titoli iridati e europei giovanili) per dare una svolta " epocale" con nuovo tecnico il quale porta avanti 8 anni un gruppo senza mai dare un cambio generazionale ( a dispetto di altre nazioni che rischiano non risultati ma poi riemergono), ora a fine ciclo Zizza rimane col cerino in mano e con una nuova figura ( fuori dal regolamento federale) alle spalle di DT! Triste tutto.
Francesco De Sanzuane
 
I fatti: serie A1 maschile dominio infinito del Recco, nazionale campione del mondo. Serie A1 femminile più equilibrata al vertice e nazionale che arranca da tempo. A questo punto sarebbe il caso di una ampia ristrutturazione di tutti i campionati femminili dalla u15 alla serie a2? La base maschile è più ampia numericamente e con campionati meglio strutturati. Elevato il livello di competitività. I campionati femminili no. Un esempio lampante una serie a2 che parte il 26 gennaio e puntualmente quelle squadre che vincono dominando collezionano lo 0 periodico in A1. La u19 femminile vogliamo vedere come è strutturata rispetto alla u20 maschile? Per non parlare della u17. Ci sono regioni che nella u15 femminile vantano 6 7 squadre e nella u19 stentano ad arrivare a tre. O si cambia rotta o sarà dura anche con giovanissime dal grande futuro. Ai tecnici delle nazionali non resta ad oggi che strutturare la squadra italia stile club. Con tutti i rischi.
Caimano 19
 
A me piacerebbe molto vedere cosa riuscirebbe a fare Stefano Posterivo al setterosa, senza nulla togliere a Zizza , che non ho avuto il piacere di conoscere. Posterivo ha dimostrato negli anni di saper tirare fuori il meglio dalle atlete a sua disposizione con il lavoro, la grinta, la mentalità vincente e poche scuse.
Federica
 
Signor Corcione forse anche una riflessione sull'allenatore andrebbe fatta, invece Lei non lo nomina neppure. Ho letto e riletto ma niente. Il Setterosa di questo europeo è stato completamente senza gioco, senza identità. E pure sulle convocate ho alcune perplessità, anche queste penso siano responsabilità di Zizza sulle quali sarebbe interessante riflettere.
RISPONDE MARIO CORCIONE: In questo articolo ha letto forse in termini critici il nome di una giocatrice? Si perde in 14, allenatore compreso, responsabilità divise equamente.
 
Questo risultato rispecchia esattamente lo stato attuale della pallanuoto italiana, dove si investe poco sulle giovani atlete, dove le società arrancano per sopperire ai costi e chi ha voglia di crescere deve fare affidamento esclusivamente sulle proprie forze. Un settore quello femminile sempre sottovalutato e bistrattato dove è difficile emergere, perché sono sempre pochi gli investimenti per il mondo femminile... purtroppo.
Barbara
 
Per me si è passato il limite. Io se fossi Barelli sarei incavolato nero. Basta! Tanto, visto che alle Olimpiadi ci andiamo uguale perché ci ripescano, a Trieste portino le bimbe. Almeno si perde con una squadra che esprimerà il suo potenziale fra 2 o 3 anni ma sarà gente motivata. Che tristezza.
Carlo 1
 
Poi uno si domanda perché il precedente mister ha abbandonato di fretta e furia ..pensar male si fa peccato ma a volte si indovina...vuoi vedere che il cerino resta in mano forse dopo campagna al miglior tecnico che c’è in circolazione ....Paolo arriva a Tokyo e poi rifonda secondo le tue idee e i tuoi pensieri e caccia queste che si sentono arrivare ...ma dove che prendono palloni da chiunque...
Povero Paolo

Inviaci un tuo commento!

(la tua email email non verrà pubblicata nel sito)
I dati personali trasmessi saranno trattati direttamente da A.S.D. WATERPOLO PEOPLE quale titolare del trattamento ed esclusivamente per lo scopo richiesto garantendo la riservatezza e la sicurezza dei dati.

I dati personali saranno conservati solo il tempo esclusivamente necessario. Ogni interessato può esercitare il diritto di avere informazioni sui propri dati ai sensi dell'art. 7 dlgs 196/2003.

La preghiamo quindi di fornire il suo consenso al trattamento dei dati cliccando sull'apposito riquadro.

* campi obbligatori
Attendere prego...

Grazie della collaborazione!
Il tuo commento è stato registrato in archivio e sarà visibile nel sito dopo l'approvazione amministrativa.

Ok