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Champions: Recco inarrestabile, un bel Brescia sfiora la vittoria a Budapest
Pubblicato il 18 Gen 2117 20:50
Champions League - Gruppo Europa - Quarto turno
REGOLAMENTO: si qualificano per la Final Six di Budapest le prime due classificate del girone A (più lo Szolnok qualificato di diritto) e le prime tre del girone B.
Girone A: Szolnok e Olympiakos 10; Orvosi 7; Brescia 4; Spandau 3; Olympic Nizza 0
Girone B: Pro Recco 12; Jug 7; Eger 6; Barceloneta 5; Hannover 2; Partizan 1
Girone A: Szolnok e Olympiakos 10; Orvosi 7; Brescia 4; Spandau 3; Olympic Nizza 0
Girone B: Pro Recco 12; Jug 7; Eger 6; Barceloneta 5; Hannover 2; Partizan 1
PRO RECCO-BARCELONETA 8-6
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
http://www.microplustiming.com/lenchampionsleague/indexCL_web.php?c=ASM&g=1&t=A01&gr=2&s1=REC&s2=BAR&st=0&ifs=0
IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
La Pro Recco cala il poker di Champions: anche il Barceloneta cade ad Albaro, 8-6 il risultato finale, in una partita combattuta fino all’ultimo. I biancocelesti mantengono la vetta solitaria con quattro vittorie in altrettante partite, in una piscina gremita e traboccante di passione.
L’impronta dei tre punti prende forma nel primo tempo, con i ragazzi di mister Vujasinovic (assente Mandic) scatenati. Apre le danze il gol dell’ex, Echenique, che avanza indisturbato davanti a Lopez Pinedo e lo batte sul primo palo. Passano cinque minuti e la Pro Recco raddoppia in superiorità: Filipovic inventa, Fondelli concretizza dai due metri.
Il tris lo firma Pijetlovic, nel secondo tempo, abile a girarsi in un fazzoletto e insaccare alle spalle del numero uno spagnolo. Passano due giri di lancette e Molina arma la girata di Bodegas, l’altro centroboa di Vujasinovic, per il 4-0. La difesa è mostruosa, con un Tempesti in versione saracinesca che capitola solo dopo oltre tredici minuti sul destro di MInguell. Albaro spinge e Pijetlovic (uomo in più) ristabilisce il +4 che porta le squadre al cambio campo.
Si riparte e la Pro Recco smarrisce la vena realizzativa, mentre Minguell, a metà tempo, fredda il numero uno biancoceleste nell’unico gol del terzo quarto.
Tocca a Figlioli, dopo tredici minuti di digiuno, spaccare la rete di Lopez Pinedo con un destro terrificante che tocca la traversa e supera il portiere avversario. Il Barceloneta non ci sta: prima Miguell, poi Mallarach, riportano in gara gli spagnoli. Speranze che si affievoliscono, perché Filipovic iscrive il suo nome tra i marcatori, in situazione di superiorità, riportando la Pro Recco a distanza di sicurezza. La stanchezza avanza e le difese si allargano: ne approfitta Munarriz per il 7-5 a tre dal termine. I giochi si chiudono a settanta secondi dalla fine con Di Fulvio che si procura un rigore in controfuga trasformato da Filipovic. Stesso film dall’altra parte con Mallarach a spiazzare Tempesti dal dischetto immaginario dei cinque metri. La Pro Recco vince ancora, Albaro esulta.
La Pro Recco cala il poker di Champions: anche il Barceloneta cade ad Albaro, 8-6 il risultato finale, in una partita combattuta fino all’ultimo. I biancocelesti mantengono la vetta solitaria con quattro vittorie in altrettante partite, in una piscina gremita e traboccante di passione.
L’impronta dei tre punti prende forma nel primo tempo, con i ragazzi di mister Vujasinovic (assente Mandic) scatenati. Apre le danze il gol dell’ex, Echenique, che avanza indisturbato davanti a Lopez Pinedo e lo batte sul primo palo. Passano cinque minuti e la Pro Recco raddoppia in superiorità: Filipovic inventa, Fondelli concretizza dai due metri.
Il tris lo firma Pijetlovic, nel secondo tempo, abile a girarsi in un fazzoletto e insaccare alle spalle del numero uno spagnolo. Passano due giri di lancette e Molina arma la girata di Bodegas, l’altro centroboa di Vujasinovic, per il 4-0. La difesa è mostruosa, con un Tempesti in versione saracinesca che capitola solo dopo oltre tredici minuti sul destro di MInguell. Albaro spinge e Pijetlovic (uomo in più) ristabilisce il +4 che porta le squadre al cambio campo.
Si riparte e la Pro Recco smarrisce la vena realizzativa, mentre Minguell, a metà tempo, fredda il numero uno biancoceleste nell’unico gol del terzo quarto.
Tocca a Figlioli, dopo tredici minuti di digiuno, spaccare la rete di Lopez Pinedo con un destro terrificante che tocca la traversa e supera il portiere avversario. Il Barceloneta non ci sta: prima Miguell, poi Mallarach, riportano in gara gli spagnoli. Speranze che si affievoliscono, perché Filipovic iscrive il suo nome tra i marcatori, in situazione di superiorità, riportando la Pro Recco a distanza di sicurezza. La stanchezza avanza e le difese si allargano: ne approfitta Munarriz per il 7-5 a tre dal termine. I giochi si chiudono a settanta secondi dalla fine con Di Fulvio che si procura un rigore in controfuga trasformato da Filipovic. Stesso film dall’altra parte con Mallarach a spiazzare Tempesti dal dischetto immaginario dei cinque metri. La Pro Recco vince ancora, Albaro esulta.
ORVOSI-BRESCIA 7-7
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
http://www.microplustiming.com/lenchampionsleague/indexCL_web.php?c=ASM&g=1&t=A01&gr=1&s1=OSC&s2=BRE&st=0&ifs=0
BUDAPEST - Due punti persi o uno guadagnato per i lombardi? Orvosi-Brescia ripropone il solito dilemma nell'importantissima gara di Budapest, che la squadra di Bovo riesce a chiudere comunque con un pareggio meritato e prezioso, che la mantiene in piena corsa per la qualificazione, considerando anche che gli ungheresi (i maggiori avversari del Brescia per la conquista di un posto in Final Six) dovranno andare a Mompiano nel girone di ritorno.
Comunque, pur essendo stati sotto di tre gol nella prima parte della gara (4-1), a conti fatti è più giusto ritenere che per i biancazzurri si tratti di due punti persi. Nel finale della gara, infatti, dopo aver recuperato tutto lo svantaggio (6-6), il Brescia è stata la squadra che è andata più vicina al successo.
BUDAPEST - Due punti persi o uno guadagnato per i lombardi? Orvosi-Brescia ripropone il solito dilemma nell'importantissima gara di Budapest, che la squadra di Bovo riesce a chiudere comunque con un pareggio meritato e prezioso, che la mantiene in piena corsa per la qualificazione, considerando anche che gli ungheresi (i maggiori avversari del Brescia per la conquista di un posto in Final Six) dovranno andare a Mompiano nel girone di ritorno.
Comunque, pur essendo stati sotto di tre gol nella prima parte della gara (4-1), a conti fatti è più giusto ritenere che per i biancazzurri si tratti di due punti persi. Nel finale della gara, infatti, dopo aver recuperato tutto lo svantaggio (6-6), il Brescia è stata la squadra che è andata più vicina al successo.
E' l'ottimo Randelovic a portare per la prima volta avanti i suoi a poco più di due minuti dal termine (6-7). L'Orvosi ovviamente si getta all'assalto della difesa lombarda nel tentativo di recuperare, ma Del Lungo è bravissimo a dire no ad una conclusione di Salamon (per lui sarebbe stato il quarto gol). Il portiere del Brescia, però, nulla può in occasione del successivo attacco ungherese: è Batori nell'ultimo giro di lancetta a regalare il pareggio ai suoi (7-7). Ci sono ancora 43" da giocare, dunque un intero possesso palla per la squadra di Bovo, che lo sfrutta egregiamente andando a bersaglio con Muslim. Ma la giuria, tra le proteste dei lombardi, annulla la rete della vittoria: al momento della conclusione del croato, per loro il tempo di possesso palla biancazzurro era scaduto.
SZOLNOK-OLYMPIC NIZZA 17-4
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
PARTIZAN-JUG 9-16
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
SPANDAU-OLYMPIAKOS 6-11
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
EGER-HANNOVER 10-7
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
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