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Champions League: immensa Sport Management batte i campioni d'Europa (7-6). Vincono anche Brescia e Pro Recco

  Pubblicato il 17 Ott 2018  15:16

Girone A: Pro Recco, Ferencvaros, Barceloneta e Brescia 3; Eger, Steaua, Stella Rossa e Dinamo Mosca 0
Girone B: Szolnok, Sport Management  e Jug 3; Waspo Hannover, e Mladost 1; Olympiakos, Spandau e Jadran Spalato 0

REGOLAMENTO: si qualificano per la Final Eight di Hannover le prime quattro del girone A e le prime tre del girone B (Waspo hannover già qualificata di diritto come squadra organizzatrice).

SPORT MANAGEMENT-OLYMPIAKOS 7-6
CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
http://www.microplustiming.com/lenchampionsleague/indexCL_web.php?c=ASM&g=1&t=A01&gr=2&s1=BPM&s2=OLY&st=0

BUSTO ARSIZIO - Serata indimenticabile alla "Manara" di Busto. Una Sport Management da sogno vendica la Pro Recco battendo i campioni d'Europa dell'Olympiakos, ma soprattutto scrive la pagina più bella della sua storia.
Cronaca. Dopo il 2-2 della prima frazione di gioco (per la squadra di Baldineti vanno in gol Di Somma e Damonte) la Sport Managenent gioca il miglior secondo tempo di sempre dando una lezione di gioco ai campioni d'Europa. Mentre l'Olympiakos non riesce mai ad andare a bersaglio, contrastato da una difesa perfetta e dalle parate di Lazovic, dall'altra parte del campo i mastini azzannano i greci con quattro reti di fila: alzo e tiro di Mirarchi, controfuga vincente di Drasovic su lancio di Luongo e due reti consecutive con l'uomo in più di Damonte e dello stesso Drasovic. 6-2 per la Sport Management al cambio campo. Sventolano le bandiera gialloblu, applausi a non finire per gli uomini di Baldineti, che nel secondo parziale hanno sventato ben cinque superiorità numeriche avversarie.
I mastini giocano benissimo, soprattutto in difesa, anche nella terza frazione e sfiorano ripetutamente il +5, due volte con Cristiano Mirarchi: Pavic è bravissimo sulla seconda conclusione del gialloblu dal lato cattivo. Nel finale di tempo la Sport Management spreca anche un uomo in più e subisce il -3 (6-3) realizzato in superiorità da Buslje, che riporta al gol i greci dopo 18' minuti di digiuno.
In apertura di quarto tempo i campioni d'Europa si avvicinano ulteriormente ai gialloblu con un penalty trasformato da Fountoulis (6-4), ma Di Somma ristabilisce le distanze con un alzo e tiro (7-4). La Sport Management conquista due superiorità che potrebbero mettere la parola fine al match, però non riesce a sfruttarle e l'Olympiakos riduce quasi tutto il gap (7-6) a un minuto dal termine con i gol di Obradovic (uomo in più) e Gounas nonostante uno straordinario salvataggio di Lazovic.
Sessanta secondi tutti con il fiato sospeso per i tifosi gialloblu. Mirarchi conquista una superiorità, il punteggio non cambia, ma mancano soltanto 5" alla fine per l'ultimissimo assalto dei greci. Ed è lo stesso Mirarchi a sventarlo rubando palla a Dervisis.
 
IL COMUNICATO DELLA BUSTO BPM SPORT MANAGEMENT
Una notte leggendaria per la Busto Bpm Sport Management che esordisce nella fase a gironi di Len Champions League nel migliore dei modi: battendo 7-6 i campioni d’Europa dell’Olympiacos Pireo. Un risultato incredibile per i bustocchi che si tolgono una delle più belle soddisfazioni nella trentennale storia della società.
La gara: Splendida partenza da parte della Busto Bpm Sport Management che, senza alcun timore reverenziale al cospetto dei campioni d’Europa in carica, guadagna il primo vantaggio della partita, con Edoardo Di Somma che porta avanti i suoi. In tre minuti però i greci girano la gara con il pari di Foutoulis e poi con il gol del vantaggio ospite firmato da Mourikis. Busto però è attenta e sfrutta alla perfezione l’unico errore difensivo degli ospite, per infilare il 2-2 con Damonte che segna a 2” dalla sirena. Il sogno dei Mastini prosegue anche nel secondo tempo quando Mirarchi da sinistra brucia Pavic per il nuovo vantaggio casalingo, un attimo più tardi Drasovic si trova solo davanti alla porta avversaria e il serbo non può fallire e arriva così il 4-2 dei bustocchi. Il momento magico della formazione padrona di casa prosegue nel secondo tempo ancora con un fantastico Damonte che gonfia la rete per il 5-2, imitato poco più tardi, in situazione di uomo in più, ancora da Drasovic a chiusura di un secondo tempo perfetto della squadra di casa che con un parziale di 5-0 (4-0 nel solo secondo tempo) va alla pausa lunga avanti 6-2. L’espulsione definitiva di Mourikis non spaventa gli ospiti che, anzi, s’accendono e tornano a segnare dopo 17 minuti firmando il 6-3 un attimo prima della fine del terzo parziale. Nel quarto tempo l’Olympiacos va subito in gol grazie al rigore trasformato da Foutoulis dopo il fallo di Fondelli, ma ci pensa un eroico Di Somma a riportare i padroni di casa a +3 con 7’ da giocare. Obradovic sfrutta l’uomo in più per il 7-5 a 2’ dalla fine, la magia di Lazovic sul tiro da distanza ravvicinata di Mylonakis salva la Bpm, ma un attimo più tardi è Gounas a infilare il 7-6 a 1 minuto dalla fine. Il sogno diventa realtà e la sirena finale è la musica più dolce che si possa immaginare, quella della vittoria.
Marco Baldineti (allenatore Busto Bpm Sport Management): “Provo tanta gioia. Credevo che potessimo fare bene, non fino a questo punto, ma devo dire che la cosa che mi fa più piacere in assoluto è che questa squadra è una squadra. Giocano da squadra, si aiutano ed è molto importante. Calcoliamo che l’Olympiacos è la squadra più forte del mondo, magari l’hanno presa sotto gamba, ma a un certo punto eravamo 6-2 quindi direi che abbiamo meritato pur pagando un po’ nel finale”.
Sergio Tosi (presidente Busto Bpm Sport Management): “Stasera abbiamo battuto la miglior squadra al mondo. Prima della gara avevo chiesto semplicemente ai ragazzi di giocare al meglio senza pensare al risultato. Loro l’hanno fatto fino alla fine e abbiamo vinto, un momento importante che ci fa capire che abbiamo finalmente trovato la squadra giusta, costruita per giocare così con dei giovani con ambizioni per la nazionale”.
Roberto Nardella

STEAUA-BRESCIA 5-8 (differita su Eurosport alle 22,25)
CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
http://www.microplustiming.com/lenchampionsleague/indexCL_web.php?c=ASM&g=1&t=A01&gr=1&s1=STE&s2=BRE&st=0
 
BUCAREST - Debutto positivo nel quarto turno per un Brescia che conquista la vittoria grazia ad un'ottima parte centrale di gara e, nel complesso, ad una buona prestazione difensiva.
Cronaca. Pressing forte della Steaua, e poichè nel primo tempo i centri del Brescia sono poco premiati dagli arbitri, per forza di cose i primi due gol del Brescia arrivano a uomini pari: rovesciata di Muslim dal centro e conclusione vincente di Rizzo da fuori. La Steaua risponde con i gol di Minhea e Szabo. 2-2 alla fine del primo parziale.
Nel secondo tempo arriva qualche superiorità in più per la squadra di Bovo e il Brescia stacca gli avversari (2-4) con Nicholas Presciutti e ancora con Rizzo. In questo parziale un gol mangiato per parte: prima Dereviankin poi Vukcevic.
Dopo il cambio campo l'ex posillipino Marinic-Kragic accorcia le distanze con l'uomo in più (3-4). La gara, abbastanza equilibrata fino a questo punto, diventa a senso unico: cresce il Brescia, giocando molto bene in ogni zona del campo, e cresce anche il distacco (3-7) con le reti in superiorità di Figlioli (cannonata) e Vukcevic (deviazione vincente) e cun fantastico missile da lunga gittata di Gallo. Nella parte conclusiva del tempo i lombardi superano indenni due superiorità, di cui una doppia.
Nella prima metà del quarto tempo il Brescia si complica la vita: sbaglia l'uomo in più del possibile +5 e incassa due reti consecutive che riaprono la gara 4' dalla fine (5-7). ci pensa Figlioli con un'altra sassata con l'uomo in più a chiudere il match (5-8).
 
IL COMUNICATO DEL BRESCIA
È con una prova di sostanza che l’An Brescia sbanca Bucarest aprendo la sua corsa nella Champions League 2018-2019, con una vittoria: nella prima giornata della fase a gironi, davanti alla Steaua, la squadra di Sandro Bovo prevale per 8 a 5 (2-2, 2-0, 3-1, 1-2, i parziali), al termine di un confronto in cui Presciutti e compagni hanno badato al sodo facendo valere il proprio maggiore tasso tecnico nelle fasi clou della sfida. Per quattro tempi, il reparto arretrato dell’An gira a dovere contenendo con ordine le iniziative della giovane formazione di casa: solo due le reti concesse ai rumeni a uomini pari, la seconda delle quali trovata in maniera un po’ rocambolesca, per altro sul risultato di 7 a 3, grazie a una sortita subacquea che ha sorpreso Janovic a metà vasca. In attacco, i biancazzurri hanno mancato di efficacia nelle prime azioni in superiorità (4 su 12, il dato complessivo) ma quando c’è stato da piazzare l’allungo, le calottine bresciane non si sono fatte pregare: tra il secondo e il terzo tempo, arriva il parziale di 5 a 1 che, di fatto, decide il match, con la seconda frazione chiusa senza subire gol e con la Steaua che, a furia di non trovare sbocchi, finisce per cedere un po’ al nervosismo (a fine del terzo periodo, cartellino rosso al centroboa Dereviankin). Da parte del Brescia, un successo fortemente voluto per partire col piede giusto sulla più importante scena internazionale.
«Era molto importante vincere – commenta coach Bovo – e l’obiettivo è stato centrato con una performance di qualità, soprattutto in difesa. Al contrario di quanto fatto ad Hannover l’anno passato, l’approccio è stato buono e, durante la gara, la concentrazione è rimasta notevole. All’inizio abbiamo faticato un po’ con l’uomo in più poi, però, abbiamo corretto questo fondamentale; una volta preso il largo, siamo stati bravi a gestire senza particolari affanni».
«La squadra si è espressa bene – questa l’analisi del vice presidente, Alessandro Morandini -, dal passo falso di Terrassa, continuiamo a migliorare e questo è uno dei dati che contano di più. Qualche problema in attacco c’è stato, ma la difesa è stata proprio buona lungo tutta la partita e, comunque, una volta avanti nel punteggio, abbiamo gestito la gara com’era giusto fare. Abbiamo ottenuto il risultato che volevamo e che c’introduce nel torneo nel migliore dei modi. La Steaua è un buon team, ricca di giovani e dal gioco piuttosto aggressivo: penso che potrà dare fastidio a più di una avversaria».      
 
STELLA ROSSA-PRO RECCO 4-17
CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
 
IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
Parte con il piede giusto l’avventura in Champions League della Pro Recco: a Belgrado, nella tana della Stella Rossa, i biancocelesti vincono 4-17 dilagando negli ultimi due tempi.
Non è più la Stella Rossa campione d’Europa che in casa sua, cinque anni fa, rimontò un meno quattro e si arrese alla Pro Recco solamente ai rigori. Quella di Savic però è una squadra giovane dal grande futuro. Ne dà un assaggio il classe 2000 Sulc che porta in vantaggio i suoi dopo appena due minuti. La reazione della squadra di Rudic – all’esordio da allenatore in Champions - è griffata Filipovic con la collaborazione di Aicardi che manda nel pozzetto Milojevic. Gli attacchi biancocelesti si infrangono sulle braccia di Kralj, quelle di Bijac stoppano il mancino di Radovic in doppia superiorità: nel catino della Muskatirovic è 1-1 al suono della sirena.
Alla prima azione del secondo tempo la Pro Recco passa con Ivovic da posizione 3 con l’uomo in più. Vasic pareggia su rigore e allora ci pensa il capitano biancoceleste a suonare la scossa: prima trova il pertugio per Kayes – all’esordio – poi si mette in proprio e supera Kralj sul palo corto. La Stella Rossa gira palla veloce e va a segno con Bitadze, bravo a sfruttare la sosta di Velotto nel pozzetto. La Pro Recco potrebbe riportarsi sul +2, ma Filipovic stampa sulla traversa un rigore. E così al cambio campo i ragazzi di Rudic conducono 3-4.
Dopo il botta e risposta in superiorità tra Echenique e Tankosic che apre il terzo tempo, la Pro Recco piazza il break decisivo e scappa: doppietta di Aicardi e singole di Velotto, Bukic e Kayes per il 4-10 che conduce le squadre all’ultimo tempo e, di fatto, chiude la contesa.
Savic cambia tra i pali, ma la trama della partita rimane la stessa: i campioni d’Italia dilagano con Bukic, Filipovic su rigore, Kayes, Mandic, doppio Ivovic e Molina. La Stella Rossa non ha più le forze per fare male a Bijac che chiude la saracinesca (quindici minuti senza subire reti) para il rigore di Maksimovic e inchioda il punteggio sul 4-17.
“Siamo partiti un po’nervosi, loro erano ben messi e concentrati, poi negli ultimi due tempi abbiamo giocato meglio – commenta mister Rudic a fine gara -. Era la prima partita e tutto sommato è stato un buon match”.
 
FERENCVAROS-DINAMO MOSCA 13-6 (ha arbitrato Colombo)
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
 
SZOLNOK-JADRAN SPALATO 10-9 (ha arbitrato Luca Bianco)
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
 
BARCELONETA-EGER 12-7
 
SPANDAU-JUG 6-7 (ha arbitrato Severo)
CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
 
MLADOST-WASPO HANNOVER 11-11 (ha arbitrato Petronilli)
CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU

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