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Champions: il Brescia passa a Belgrado ed è 2°, Pro Recco show a Novara (12-4)

  Pubblicato il 07 Feb 2118  21:29
Girone A: Olympiakos 19; Brescia 16; Dinamo Mosca e Barceloneta 15; Jug 13; Orvosi 7; Hannover 6; Partizan Belgrado 0.
Girone B: Pro Recco 21; Eger 16; Szolnok e Spandau 15; Jadran Herceg Novi 13; Steaua Bucarest 9; Sabadell 6; Alphen 0.
 
REGOLAMENTO: si qualificano per la Final Eight le prime quattro classificate del girone A e le prime tre classificate del girone B. Pro Recco già qualificata quale società organizzatrice della Final Eight.
 
Prima giornata di ritorno - Mercoledì 7 febbraio
 
PRO RECCO-SPANDAU 12-4
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU

NOVARA - La Pro Recco d'esportazione fa l'utile per sè (tre punti che le permettono di andare in fuga nel girone) e il dilettevole per il pubblico di Novara: gara di grandissima qualità.
La squadra di Vujasinovic si presenta con un motivatissimo Bruni al centro dell'attacco per l'assenza di Aicardi. E' proprio l'ex bogliaschino ad aprire le marcature con una beduina, alla quale risponde dall'altra parte Negrean con un gol ancora più bello: Massaro, molto bravo in una precedente circostanza in uscita, proprio non può far nulla: 1-1.
Dopo un paio di occasioni sprecate dai biancocelesti, comincia lo show della Pro Recco: Echenique finta il tiro con l'uomo in più e serve al centro Bruni, che viene affondato: Di Fulvio trasforma il penalty del nuovo vantaggio recchelino (2-1). Molina fa tris, poi Di Fulvio parte in controfuga, la difesa tedesca ci mette una pezza ma ancora Echenique mette Ivovic in condizione di fare centro.
Il risultato è 4-1, siamo soltanto alla fine del primo tempo ma già si capisce che per lo Spandau, protagonista di un'ottima gara a Berlino, stavolta ci sarà ben poco da fare: la Pro Recco gioca troppo bene. In difesa concede pochissimo agli avversari, in attacco continua a sfruttare la grande bravura dei suoi campioni. Arriva il turno di Filipovic, 5-1.
Francesco Di Fulvio, come sempre, si rende utile in ogni zona del campo: conquista palloni in difesa e segna il gol del 6-2 alla fine del secondo tempo. Lo Spandau cerca di allontanare col pressing i tiratori recchelini dalla porta di Baksa, ma qualsiasi tipo di disposizione difensiva è destinata a fallire contro giocatori dalle capacità balistiche di Echenique e Filipovic: il tiro del serbo che porta la Pro Recco sul +3 infilandosi alla sinistra del portiere tedesco è un capolavoro.
Nel quarto tempo Di Fulvio diventa contemporaneamente il migliore marcatore e il miglior giocatore in campo con il gol del 9-3: la sua conclusione da fuori da posizione 4 finisce nel sette. Che gol! La successiva rete biancoceleste porta la firma di Echenique, gran partita anche per lui. Non pago del tris, Di Fulvio fa poker con una botta da posizione centrale che Baksa non vede nemmeno. Chiude Molina in controfuga (12-4), Novara applaude convinta.
 
IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
Nella scintillante cornice di Novara la Pro Recco dipinge il quadro che le riesce meglio: la vittoria.
Il successo contro lo Spandau Berlino per 12-4 nell'ottava giornata di Champions League vale più di tre punti. Perché arriva in una piscina del Terdoppio dove non sta neppure uno spillo – circa mille gli spettatori - al termine di una giornata dedicata alla promozione della pallanuoto inaugurata da un torneo dell'Academy. Un bellissimo spot apprezzato anche dal patron Gabriele Volpi seduto in tribuna al fianco del presidente Maurizio Felugo.
In vasca con Massaro tra i pali la Pro Recco lascia le briciole agli avversari reduci dalla sconfitta nel big match di Germania con l'Hannover. La beduina di Bruni apre il match dopo 100 secondi, Negrean pareggia a metà tempo. I biancocelesti sprecano troppo, poi dilagano nell’ultimo minuto: Di Fulvio trasforma il rigore procurato da Bruni, Molina gonfia la rete dopo una controfuga azionata dal duo Di Fulvio-Echenique, Ivovic non lascia scampo a Baksa per il 4-1 di fine primo quarto.
Nel secondo tempo la squadra di Vujasinovic riparte a macinare gol e va sul +4 con Filipovic. Novara spinge i biancocelesti ma in rete ci va lo Spandau con la bordata di Stamm da posizione 4. Prima del cambio campo, però, è ancora Di Fulvio a salire in cattedra e a siglare il 6-2.
I tedeschi vanno a segno con Dedovic da posizione 3 a un minuto e trenta secondi dal via del terzo tempo. Ma la Pro Recco ha i mancini più forti al mondo e scava il solco: Echenique si inventa un gol da posizione impossibile fintando l’assist e lasciando di sasso il portiere ospite, Filipovic infila la palla all’incrocio e chiude il terzo tempo su un rassicurante 8-3.
Nell’ultimo quarto la Pro dilaga con la doppietta di un super Di Fulvio (poker per lui) e le singole di Echenique e Molina. Per lo Spandau va a segno Dedovic che rende solo meno amaro il passivo: 12-4 il finale a Novara, la squadra di Vujasinovic ora è prima con cinque punti di distacco dall’Eger.
 
PARTIZAN-BRESCIA 3-8
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU

BELGRADO - Da Mosca arriva una buona notizia prima della gara: la Dinamo, una delle avversaria del Brescia nella corsa alla Final Eight, fa solo un punto contro l'Orvosi. Bisogna assolutamente approfittarne, i lombardi non possono mancare all'appuntamento con la vittoria in casa del Partizan fanalino di coda del girone. I tre punti significano secondo posto nel girone.
Lombardi svogliati nel primo tempo, davvero brutto. L'unica cosa da salvare è il gol di Janovic, realizzato con un bel diagonale da posizione 4 dopo 54". Poi la squadra di Bovo incassa il pareggio di (Del Lungo non impeccabile) e sbaglia tre superiorità. I padroni di casa, invece, ne sprecano due. 1-1 alla fine del parziale.
Nel secondo tempo in attacco il Brescia gioca ancora peggio: i biancazzurri fanno a gara a chi coglie il portiere avversario. Meno male che la difesa funziona, e Del Lungo dice no allungandosi a una conclusione di Aksentijevic destinata a finire nell'angolino basso alla sua destra. Ci pensa ancora Janovic in chiusura di tempo a sbloccare la situazione di stallo con un "alzo e tiro" vincente (1-2).
La differenza di valori in acqua è molto netta, ma in queste partite non si sa mai. E così nel terzo tempo i lombardi decidono finalmente di metterci un po' più d'impegno e passano tre volte con una doppietta di Paskovic e con un gol di Nicholas Presciutti (1-5).
Il pubblico di casa, nonostante lo svantaggio, continua a sostenere i bianconeri con canti e cori, ma è già tanto che il Partizan chiuda il match con un -5 (3-8). Gli ultimi tre gol del Brescia sono di Bertoli e Christian Presciutti, entrambe in superiorità, e di Vukcevic dal centro.
 
IL COMUNICATO DEL BRESCIA
Tre punti dovevano essere e tre punti sono stati: alla piscina Banjica, nell’ottavo turno di Champions League, l’An Brescia supera il Partizan Belgrado per 8 a 3 (1-1, 1-0, 3-1, 3-1, i parziali), scavalcando in classifica la Dinamo Mosca (costretta al pari dall’Orvosi) e conquistando la seconda piazza nel girone A. Entrata in acqua fortemente determinata a non esporsi a rischi e volendo, a tutti i costi, fare bottino pieno, l’An ha inizialmente faticato un po’ in fase offensiva però, grazie ad una grande efficacia in copertura, non è mai andata in difficoltà: in una prima metà gara davvero avara di segnature (2 a 1 il parziale), da parte della giovane formazione serba, ci si poteva aspettare un atteggiamento molto battagliero e tanta voglia di provare a muovere la classifica. In effetti, i padroni di casa, sostenuti da una più che invidiabile tifoseria, ce l’hanno messa tutta, ma la sostanza e la solidità delle calottine bresciane hanno fatto la differenza: come detto, sotto porta, Presciutti e compagni non hanno brillato (tante le conclusioni, soprattutto nei primi due tempi, e poco il profitto, e 3 su 10 il dato delle superiorità), ma perfetta è stata la perfomance difensiva, con un eloquente 0 su 7 in inferiorità.
«Senza correre rischi – commenta il presidente biancazzurro, Andrea Malchiodi, al seguito della squadra -, abbiamo compiuto la missione: abbiamo raccolto quello che volevamo, e questo grazie all’ottimo comportamento dei ragazzi. È vero, in attacco non tutto è filato liscio, ma la prova in difesa ha bilanciato le cose: la nostra iniziale mancanza di precisione avrebbe potuto accrescere la fiducia e il coraggio degli avversari, ma siamo riusciti a tenere il match sotto controllo anche quando il risultato era aperto. Detto questo, devo fare un applauso al loro pubblico: i tifosi del Partizan si sono confermati eccezionali, per quattro tempi non hanno mai fatto mancare il caloroso sostegno ai propri beniamini, credo che, almeno in Europa, non ci sia una cosa simile».         
 
JUG-OLYMPIAKOS 10-8
 
EGER-SZOLNOK 6-3
 
DINAMO MOSCA-ORVOSI 7-7
 
HANNOVER-BARCELONETA 7-13 (ha arbitrato Paoletti)
 
STEAUA-ALPHEN 9-8 (ha arbitrato Colombo)
 
JADRAN HERCEG NOVI-SABADELL 7-8
 
 

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