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Champions: goleada Recco, blitz Brescia, sconfitta immeritata per la Sport Management

  Pubblicato il 05 Dic 2018  18:10
IL PROGRAMMA COMPLETO DELLA QUARTA GIORNATA
 
Girone A: Barceloneta e Pro Recco 12; Brescia 9; Ferencvaros, Eger e Dinamo Mosca 6; Steaua e Stella Rossa 0.
Girone B: Jug 12; Sport Management 9; Olympiakos e Mladost 7; Szolnok 4; Jadran Spalato 3; Hannover 2; Spandau 1
 
REGOLAMENTO: si qualificano per la Final Eight le prime quattro del girone A e le prime tre del girone B (Hannover qualificata di diritto come società organizzatrice).
 
PRO RECCO-STEAUA 19-7
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
 
IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
Vince la Pro Recco, fa festa Bologna: in una “Carmen Longo” traboccante di affetto, i biancocelesti superano la Steaua Bucarest per 19-7 nella quarta giornata di Champions League. Campioni d’Italia a punteggio pieno insieme al Barceloneta: il 19 dicembre, in Spagna, una sfida che vale il primato.
Partenza a razzo dei biancocelesti davanti al patron Volpi: Aicardi dopo 95 secondi gira in rete l’assist di Ivovic, altri due minuti e Mandic da posizione 3 mostra ai mille della “Longo” il suo tiro mancino. La Steaua si rimette in partita con il tocco sotto misura di Ghiban con l’uomo in più. La squadra di Rudic macina gioco e a due minuti dal termine del primo tempo Ivovic capitalizza la ripartenza di Bukic per il gol del 3-1. Distrazioni in difesa e i rumeni pareggiano negli ultimi 40 secondi con le reti di Gheorghe e Dereviankin che impallinano Tempesti.
Tre mancini in vasca confezionano la rete che riporta la Pro Recco davanti: Mandic passa a Filipovic che serve Echenique per la conclusione vincente, in superiorità, dopo un minuto e quindici secondi del secondo tempo. Botta e risposta in acqua tra Aicardi e Fulea. Equilibrio sottile che Di Fulvio rompe attingendo al suo repertorio: tre gol nel giro di 75 secondi per l’8-4 che incanala il match sul binario giusto. La Pro Recco si concede ancora un gol prima di andare all’intervallo lungo: Filipovic in controfuga serve Bukic che supera Tic e fa esplodere la “Longo”.
Nel terzo tempo la Pro Recco blinda la difesa e allunga sul 14-4 con un parziale di 5-0 griffato dalle doppiette di FIlipovic e Molina e dalla bellissima girata di Figari.
Ultimi otto minuti di gioco senza sussulti. C’è spazio anche per Massaro tra i pali e i campioni d’Italia dilagano con gli ispirati Kayes e Bukic chiudendo la contesa sul 19-7 definitivo.

JUG-SPORT MANAGEMENT 9-8
Arbitri Kun (Hun) e Mercier (Fra).

DUBROVNIK - Lo Jug si aggiudica la sfida per il primato del girone B battendo la Sport Management, che paga con la sconfitta un brutto secondo tempo e qualche errore difensivo di troppo. Ma la squadra di Baldineti gioca nel complesso una buona gara anche a Dubrovnik e, se la partita fosse finita in parità, non avrebbe rubato nulla.
Cronaca. Gran bel primo tempo dei mastini. Vanno sul +2 con Stefano Luongo e una beduina di Casasola (1-3), vengono raggiunti dai croati (3-3) e li staccano nuovamente (3-5) con Edoardo Di Somma, che prima conquista un penalty (trasformato da Luongo) e poi va a segno personalmente ribattendo a porta vuota un tiro di Mirarchi con l'uomo in più respinto dalla traversa.
Black out dei gialloblu nella seconda frazione (4-0, troppe distrazioni difensive e doppiette di Lozina e Jokovic) ma anche del tavolo della giuria che si mangia secondi preziosi fermando Casasola lanciato in uno contro zero. Si va all'intervallo più lungo con i croati avanti 7-5.
Torna a giocare molto bene dopo il cambio campo la squadra di Baldineti e perviene al pareggio (7-7) con una doppietta di Luongo, che trasforma una superiorità e un penalty propiziato da Drasovic, che poi nel quarto tempo va a segnare anche l'8-8 dal lato cattivo dopo il nuovo vantaggio croato con Garcia. Ma Fatovic, trasformando un penalty, realizza la rete decisiva a sei minuti dal termine (9-8).
In quei sei minuti c'è molta Sport Management e poco Jug, ma la squadra di Baldineti non riesce a pervenire al pareggio che avrebbe meritato e che le viene negato dalla traversa (palomba di Dolce dopo un'ottima azione al centro) e da due grandi parate di Popadic.
 
EGER-BRESCIA 8-11
Arbitri Putnikovic (Srb) e Stavridis (Gre)
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
 
EGER - Quattro prodezze balistiche e tre parate di Del Lungo fanno pendere il piatto della bilancia a Eger dalla parte di un Brescia che torna dall'Ungheria con una bella (e meritata) vittoria e con tre punti molto pesanti.
Le sette grandi giocate lombarde cominciano sul punteggio di 6-6, dopo che la squadra di Bovo era stata capace di rimediare ad una brutta partenza (3-1). La prima prodezza balistica è di Rizzo, che da posizione centrale sugli sviluppi di un uomo in più lascia partire il tiro che è diventato l'incubo dei portieri di mezzo mondo. Brescia per la prima volta in vantaggio (6-7).
La seconda prodezza balistica porta la firma di Mladjan Janovic: approfittando di un errore difensivo dei magiari, il montenegrino scaglia da posizione 4 un gran diagonale che s'infila nell'angolino opposto annullando (7-8) un'altra conclusione da applausi: quella di Vlachopoulos del provvisorio 7-7.
La terza prodezza balistica è tutta un'invezione di Christian Presciutti, che da posizione 3 - sempre a uomini pari - fa partire un morbido lob che scavalca Csiszar (7-9) e induce il tecnico ungherese a mandare tra i pali al suo posto Valics. Ma ce n'è anche per lui: quarta prodezza balistica biancazzurra, nuovo pallonetto (stavolta di Janovic da posizione angolata, gol bellissimo) e lombardi che volano a +3 (7-10) a tre minuti e mezzo dal termine.
C'è per l'Eger tutto il tempo di recuperare, anche perchè gli arbitri danno una mano agli ungheresi con qualche superiorità dubbia, ma per tre volte Del Lungo dice no. Le sette cose belle bresciane decisive per il successo diventano otto a pochi secondi dal temine, a partita ormai conclusa: Christian Presciutti conquista e trasforma l'uomo in più del definitivo 8-11.
 
IL COMUNICATO DEL BRESCIA
Un passaggio a vuoto nelle prime fasi del match e poi, con una inesorabile progressione, l’An Brescia risolve a proprio favore la quarta giornata del girone A di Champions League: in casa dell’Eger, la squadra di Sandro Bovo s’impone per 11 a 8 (1-3, 4-2, 2-1, 4-2, i parziali) facendo un importante passo avanti nella corsa per un posto nella Final Eight di Hannover. Capacità di soffrire e qualità tecniche, sia a livello del collettivo che individuali: questi i principali ingredienti della preziosa vittoria biancazzurra. Quella che, alla vigilia, si preannunciava una gara davvero dura, mantiene tutte le promesse: l’inizio è tutto in salita, con Presciutti e compagni che prendono subito gol partendo da una situazione di superiorità a favore (palla recuperata dalla difesa magiara e Rasovic che si presenta da solo davanti a Del Lungo). Poi, è Avramovic a raddoppiare su alzo-tiro; nel frattempo, Rizzo accorcia con l’uomo in più ma l’An continua a muoversi contratta e l’Eger torna sul più due con Vlachopoulos, preciso in superiorità. Al terzo uomo in più, Brescia rischia grosso: la palla gira male e gli ungheresi se ne impossessano imbastendo una controfuga che rapidamente arriva davanti a Del Lungo, però il numero uno ospite non si perde d’animo e, con la testa, manda fuori il tiro scagliato da breve distanza. Scampato il pericolo di ritrovarsi sotto di tre, all’intervallo, le calottine bresciane riordinano le idee e la partita comincia a cambiare corso: dopo il parziale di 4 a 2 della seconda frazione, in conclusione del terzo periodo, dopo un’altra provvidenziale parata di Del Lungo (neutralizzato il tiro dai due metri del centro montenegrino, Murisic), arriva il sorpasso dell’An grazie a Rizzo che sfrutta fino in fondo una situazione di superiorità (in precedenza, erano andati in gol Avramovic e Gallo). L’ultimo tempo si apre col pareggio (con l’uomo in più) di Vlachopoulos ma, a quel punto, la convinzione e la qualità del gioco dei bresciani, sono in continua crescita ed è così che arriva il 3 a 0 che decide il confronto: Janovic con una precisa sassata da posizione quattro, capitan Presciutti con una delle sue magie (palomba da posizione tre, episodio che determina il cambio di portiere tra i padroni di casa) e ancora Janovic, su alzo-tiro, con un’altra delicata palombella, affossano l’Eger, archiviando nel migliore dei modi la difficile trasferta.
«È stata una partita molto emozionante – afferma il presidente dell’An, Andrea Malchiodi, presente a bordo vasca -, eravamo sotto e giocavamo non secondo le nostre possibilità. Poi, sono venute fuori l’esperienza e la qualità del gruppo, a partire da Del Lungo, e ci siamo presi i tre punti. M’è piaciuta la capacità di tenuta mentale, anche commettendo errori banali che ci sono costati parecchio, la squadra non s’è mai disunita ed è uscita in progressione: sono davvero contento. Era una sfida che contava molto e questi sono tre punti pesanti, tanto per la classifica, quanto per valutare il nostro stato di forma».
«Siamo partiti male in difesa – analizza coach Bovo -, prendendo gol che erano evitabili. Una volta registrato l’uomo in meno, le cose hanno cominciato a girare in altra maniera. Un fattore determinante è stata la differenza di qualità tra Del Lungo e i loro portieri, in ogni caso, possiamo migliorare ancora tanto. Sono molto contento del risultato, meno della prestazione; un segnale molto positivo è che abbiamo dimostrato che giochiamo in tredici, la rosa è completa, da quando sono a Brescia non m’era mai successo. Vincere qui non è da tutti e, anche considerando la performance non ottimale, il risultato di oggi fa bene alla nostra crescita».   
 
JADRAN SPALATO-HANNOVER 15-10
Arbitri Buch (Esp) e Naumov (Rus)
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
 
DINAMO MOSCA-STELLA ROSSA 14-4
Arbitri Matache (Rou) e Schwarts (Dinamo Mosca)
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
 
FERENCVAROS-BARCELONETA 8-9
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
Arbitri Achladiotis (Gre) e Radicevic (Cro)
 
OLYMPIAKOS-MLADOST 13-8
Arbitri Alexandrescu (Rou) e Gomez (Esp)
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
 
SPANDAU-SZOLNOK 9-9
Arbitri Abramovic (Mne) e Peris (Cro)
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
 

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