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Champions: Brescia, batosta al Pireo (13-6), undicesima vittoria per il Recco a Bucarest

  Pubblicato il 19 Apr 2118  07:19
LA CLASSIFICA DEI DUE GIRONI
Girone A: Olympiakos 31; Barceloneta 24; Jug e Dinamo Mosca 22; Brescia 20; Hannover 9; Orvosi 7; Partizan Belgrado 0.
Girone B: Pro Recco 33; Eger 28; Szolnok 24; Spandau 21; Jadran Herceg Novi 16; Steaua Bucarest 12; Sabadell 9; Alphen 0.
 
REGOLAMENTO: si qualificano per la Final Eight le prime quattro del girone A e le prime tre del girone B esclusa la Pro Recco, già qualificata di diritto come società organizzatrice.
 
STEAUA-PRO RECCO 6-13
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA AL SEGUENTE LINK
 
IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
La Pro Recco vince anche in Romania e blinda il primo posto: a Bucarest la squadra di Vujasinovic supera la Steaua per 6-13 nella dodicesima giornata di Champions League.
È partita tosta per almeno due tempi alla Ghencea con i rumeni che passano alla prima azione grazie all’alzo e tiro di Dorde Filipovic. Un’illusione perché il vantaggio viene spazzato via dal gol di Bodegas in superiorità, dalla bomba di Ivovic da posizione 4 e dal rigore di Mandic. Gheorghe, con Gitto nel pozzetto, accorcia sul 2-3 a due minuti dalla prima sirena.
Parziale che si ripete nel secondo temp: apre il fantastico alzo e tiro di Mandic, poi vanno a bersaglio Dorde Filipovic, Di Fulvio e Delgado; l’allungo sul +2 lo firma ancora il pescarese con un bellissimo diagonale dal posizione 5 che non lascia scampo a Diakonow quando mancano venti secondi al cambio campo.
La Pro Recco sostituisce Tempesti con Volarevic e fa male ai rumeni con i suoi mancini: Filipovic, Echenique e Mandic – con l’uomo in più - impallinano in sequenza il numero 13 dei padroni di casa, incapaci di trovare la via del gol per tutto il terzo tempo.
Il vantaggio di cinque reti con cui si apre l’ultimo quarto dà maggiore tranquillità ai biancocelesti. Una bella azione corale permette ad Alesiani di andare a segno da distanza ravvicinata, poi il numero 4 si mette in proprio e con una scaltra controfuga marca il 4-11. I padroni di casa tornare a gonfiare la rete con Gheorghe in superiorità e Dorde Filipovic – tripletta per lui – ma le ultime firme sul match sono biancocelesti: Molina e Ivovic, in superiorità, chiudono la contesa sul 6-13.
 
OLYMPIAKOS-BRESCIA 13-6
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA AL SEGUENTE LINK

ATENE - Il Brescia non solo si trova di fronte una delle squadre di club più forti al mondo, ma anche un Olympiakos in gran forma e motivatissimo: i tre punti servono per mettere al sicuro il primato del girone.
E' durissimo, quindi, l'impatto con la vasca del Pireo per la squadra di Bovo, che torna in Lombardia con una sconfitta pesante, maturata già nella prima metà di gara, che si conclude con il punteggio di 7-2 e con una percentuale al tiro notevole dei padroni di casa: 7 su 12.
Di queste sette reti quattro sono a uomini pari e tre portano la firma di Genidounias, che apre le marcature con una botta da posizione 2. Il raddoppio è in perfetto stile Mourikis: si gira al centro e batte Del Lungo. Il Brescia sfrutta bene l'uomo in più con Paskovic, che fredda Pavic, ma Genidounias riporta subito i suoi a +2. Ed è immediata anche la successiva replica dell'Oympiakos (sempre Genidounias) al gol realizzato da Rizzo in "uno contro zero": è l'unica concessione che fanno i padroni di casa ai lombardi in un primo tempo giocato benissimo dall'Olympiakos in ogni zona del campo (4-2).
E nella seconda frazione le cose vanno ancora meglio per i greci e quindi peggio per Brescia, che sbaglia tre superiorità e subisce tre gol "posillipini" (il 5-2 è di Buslje, gli altri due di Dervisis, entrambi con l'uomo in più).
Il 7-2 di metà gara diventa 7-3 all'inizio della terza frazione per merito di Bertoli, ma un "alzo e tiro" del solito Genidounias (potenza devastante) ristabilisce il +5 ellenico, che diventa +7 (11-4) all'ultimo intervallo: dopo l'8-4 realizzato da Christian Presciutti l'Olympiakos fa altri tre gol a uomini pari, e lo score personale di Genidounias sale a 5.
Nel quarto tempo Bovo manda tra i pali Morretti, che fa subito una paratissima su Mourikis. Dall'altra parte del campo Pavic toglie dalla porta un pallone che forse è entrato del tutto, ma sono dettagli in una gara dominata in lungo e in largo dall'Olympiakos, che allunga ulteriormente (13-5). Al formidabile Genidounis non basta più una mano sola per contare i suoi gol, che diventano 6. Grandi applausi per Pavic quando lascia il campo cedendo il suo posto tra i pali a Galanopoulos: anche lui si presenta con una grande parata, ma sulla respinta interviene Paskovic e mette dentro il pallone del 13-6. E' l'ultimo gol della gara. L'ultima parata è di Del Lungo, che torna in campo negli ultimissimi giri di lancetta.
 
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