Attendere prego...

Archivio News

Waterpolo People

Barelli: "Elezioni il 5 settembre. Impianti in ginocchio con incassi al 30%"

  Pubblicato il 30 Giu 2120  14:41
FONTE: CORRIERE DELLO SPORT
 
Quella del calcio, ad esempio, in pompa magna a dispetto dei disfattisti di professione, è sotto gli occhi di tutti: interessi economici enormi sono stati difesi e tutelati a spada tratta perché è soprattutto da lì che il movimento si foraggia. Quella degli altri sport invece rischia di apparire per quello che non è: molte federazioni hanno riavviato l' attività di vertice ma la base del movimento è in una bolla che rischia di scoppiare.
 
Gli impianti stentano, molti hanno semplicemente rinunciato a riaprire. Cosa fa in questa situazione un presidente di Federazione?
«Fa quello che può - spiega Paolo Barelli, numero uno della Federnuoto - con grande rispetto per chi è in difficoltà».

La crisi non è finita.
«La prospettiva non è rosea. Il paese ha mille difficoltà, forse le conseguenze ancora non le percepiamo. Ci sono settori come turismo e commercio che sono in ginocchio. E' normale che lo sport soffra nello stesso modo se non di più».

Perché?
«Perché chi riapre adesso un impianto deve fare i conti con un 70% in meno di incassi e sarà così almeno fino a settembre».

Il calcio ha trovato la sua strada.
«Gravina ha fatto bene a insistere, il mondo del calcio può permettersi percorsi diversi rispetto a tutti gli altri sport. A noi è dispiaciuto fermarci ma è stata una scelta inevitabile»
 
Il mondo del nuoto riparte dai campionati italiani ad agosto.
«Non è esatto. Vengono prima 20 campionati regionali, per noi contano di più quelli e infatti come Federazione saremo noi a sostenerne i co sti per più di un milione. I regionali sono un messaggio importante per tutto il movimento. Per chi è riuscito a ripartire e per chi ci sta ancora provando. In tanti sono a rischio chiusura. Il governo ha fatto molto ma non basta: l' accesso al credito resta complesso così come i contributi a fondo perduto. Prendiamo poi i 600 euro per i collaboratori sportivi: coprono due, tre mesi. Ma poi deve esserci un gestore di impianti che deve di nuovo essere in grado di pagare i collaboratori altrimenti la filiera non si riavvia. Ma il ministro Spadafora ha preso a cuore il problema che ora conosce bene. Però va aiutato a reperire fondi a favore degli impianti sportivi perché se falliscono e non riaprono possiamo dire addio all' attività motoria nel nostro Paese. E la prima a essere cancellata sarà l' attività agonistica. Ci potremo scordare i nuovi Pellegrini, Paltrinieri, Cagnotto»
 
Perché lo sport fatica così tanto?
«L' Italia è un paese anomalo che si affida in sostanza al volontariato sportivo. All' estero ci sono impianti pubblici gestiti dai comuni, lo sport lo fai anche o soprattutto nelle scuole. Da noi la prima soluzione per trovare nuove aule è occupare le palestre... Questo è il rapporto che c' è tra lo sport e la scuola. E lo dico senza polemica, non è un discorso di appartenenza politica, sto solo fotografando la realtà».

Torniamo ai campionati italiani dell' 11, 12 e 13 agosto.
«Saranno gare dal significato soprattutto simbolico: chi si sta allenando merita di avere un obiettivo. Vogliamo far vedere che esistiamo. Abbiamo riaperto i centri federali che soffrono gli stessi problemi degli altri impianti, andremo avanti fino a quando sarà possibile»
 
Ad agosto si gareggia, a settembre si vota.
«E mi meraviglio di chi si meraviglia. Nel 2016 l' assemblea elettiva è stata a settembre e sarà così anche quest' anno: il 5 , nella tribuna autorità dello stadio olimpico per rispettare il distanziamento sociale. Sono le regole, c' è lo statuto della Fina (la federazione internazionale di nuoto, ndr) che è chiarissimo. Quattro anni sono quattro, non possono diventare cinque. Trovo originale che qualcuno si sorprenda quando vengono rispettate le regole».

C' è un erede di Barelli?
«Com' è che si dice? Morto un papa se ne fa un altro... Ma in questo momento di grande crisi c' è da completare un percorso di riavvio. Poi sono sicuro che in futuro ci saranno dirigenti capaci in grado di prendere il mio posto. Ma se un dirigente è bravo io me lo terrei a vita, senza vincoli di mandato. Non stiamo parlando di un' attività remunerativa. Una federazione, tra l' altro, dal punto di vista legale è un' associazione privata. Ci sono aspetti costituzionali da considerare»
 
Barelli candidato alla presidenza del Coni?
«Lo escludo. Anche perché oggi la realtà dello sport viene seguita in altri ambiti: c' è un ministero, c' è sport e salute. Se oggi la situazione è questa, posso pensare che in ambito Coni siano stati fatti degli errori...»
 
C' è sul tavolo anche la riforma dello sport.
«Spadafora ha ereditato una legge delega e un compito molto delicato. Deve in poco tempo emanare decreti per la riforma radicale dello sport. Gli argomenti sono tanti: la distinzione tra professionismo e dilettantismo, il lavoro sportivo. Lo aspetta un compito difficile perché lo sport in Italia poggia sull' attività delle società sportive, fragili economicamente e caratterizzate dall' impegno di dirigenti per lo più volontari. Quindi il nostro mondo si regge sulla passione di migliaia persone che vanno sostenute, per continuare ad essere il motore senza costi dello sport nel paese».
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Attenti al Lupo...
Alessandro
 
Naturalmente il Presidente cita la Pellegrini, Paltrinieri, Cagnotto nel settore della pallanuoto niente.....eppure abbiamo avuto titoli internazionali. Il Presidente parla di piscine che hanno incassi al 30% senza dire una parola di ragazzi che dovranno smettere di giocare a pallanuoto in quanto le Società non riescono più a gestire la parte economica, si pensa solo alle squadre di A1 che retrocedono in A2 esempio la Canottieri Napoli. Si è deciso di ripartire i vari campionati con le stesse Società che hanno partecipato al campionato 2019/2020 nelle varie categorie con ripecaggi o autoretrocessioni. Non sì è fatta una politica di aiutare le Società soprattutto per il settore giovanile obbligandoli a partecipare e dare un contributo economico alle stesse Società che fanno crescere i ragazzi e qualcuno può arrivare anche a partecipare con la nazionale. Vorrei vedere domani i nuovi Velotto, Cannella, Spione, fratelli Di Martire ecc. ecc se ci saranno. Tutto ciò è una condanna a morte della già povera pallanuoto italiana anche se siamo campioni nel mondo.
Riccardo

Inviaci un tuo commento!

(la tua email email non verrà pubblicata nel sito)
I dati personali trasmessi saranno trattati direttamente da A.S.D. WATERPOLO PEOPLE quale titolare del trattamento ed esclusivamente per lo scopo richiesto garantendo la riservatezza e la sicurezza dei dati.

I dati personali saranno conservati solo il tempo esclusivamente necessario. Ogni interessato può esercitare il diritto di avere informazioni sui propri dati ai sensi dell'art. 7 dlgs 196/2003.

La preghiamo quindi di fornire il suo consenso al trattamento dei dati cliccando sull'apposito riquadro.

* campi obbligatori
Attendere prego...

Grazie della collaborazione!
Il tuo commento è stato registrato in archivio e sarà visibile nel sito dopo l'approvazione amministrativa.

Ok