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A tu per tu con... Krystina Alogbo

  Pubblicato il 15 Ott 2019  10:01
L'IDENTIKIT DI KRYSTINA
Luogo di nascita: Montreal
Data di nascita: 20 gennaio 1986
Segno zodiacale: Acquario
Soprannome: nessuno
Altezza: 1,65
Ruolo: centro
Squadre in cui ha giocato: Camo, Ortigia, Basel, Botafogo, Ugra, Css Verona
Altri sport praticati: calcio, nuoto
Hobby: cucinare
Attore preferito: Denzel Washington
Attrice preferita: nessuna in particolare
Autovettura: Jeep Patriot
Colore preferito: giallo
Piatto preferito: salmone
 
***
 
Quando la Css Verona ha preso Krystina sapeva benissimo che era (ed è) è uno dei più forti centri in circolazione. Forse la dirigenza scaligera non sapeva che il 33enne attaccante canadese è anche una cuoca formidabile. Lo ha appurato domenica scorsa quando Krystina ha cucinato per tutta la squadra il tradizionale tacchino ripieno che i canadesi mangiano nel "Giorno del Ringraziamento", che cade il secondo lunedì di ottobre. "Hanno talmente gradito che il giorno dopo sono tornati e hanno fatto il bis", sottolinea Krystina con la sua voce calda e profonda.
Verona, invece, sempre rimanendo in tema, ha fatto sapere a Krystina "quanto sono buoni il risotto all'amarone e la pearà".
L'arte di saper cucinare l'ha ereditata da mamma Simon, l'amore per lo sport è "colpa" invece dei suoi fratelli Daniel, Jonathan e Jason "che mi hanno piazzato in porta quando giocavano a pallone. Sono diventata un portiere di calcio, ero anche brava, ma poi ho dovuto fare una scelta tra il football e la pallanuoto e sono uscita dai pali".
Ha fatto bene. Da allora è diventata un incubo per i portieri di pallanuoto di tutto il mondo. Talmente brava da eguagliare il primato di Tamas Kasas, che nella finale degli Europei di Siviglia 1997 (Ungheria-Jugoslavia 3-2) segnò tutti e tre i gol della nazionale magiara. "A me - ricorda Krystina - è accaduto qualche anno dopo, nel 2003: in una partita juniores contro gli Stati Uniti ho fatto i gol del 3-3 nei tempi regolamentari e anche la rete decisiva ai tiri di rigore".
Tre è il suo numero fortunato. Segnò una tripletta anche nella partita più bella della storia della pallanuoto veronese femminile, quella vinta l'anno scorso contro il Plebiscito campione in carica. "Una giornata indimenticabile", una di quelle così rare nella pallanuoto, sport nel quale i Davide quasi sempre le prendono di santa ragione dai Golia.
L'impresa contro il Plebiscito ha cementato il feeling tra Verona e Krystina, ma il rapporto ha rischiato di entrare in crisi per via dell'anno olimpico. "Poi, però, ho spiegato alla federazione canadese che il progetto della Css (il club veronese le ha assegnato anche la guida dell'Under 15 e dell'Under 13 femminili, ndr) era troppo importante per me e per il mio futuro. Loro hanno capito e abbiamo raggiunto un accordo che mi permette di giocare anche in nazionale".
Un lieto fine propiziato anche dal carattere tosto di Krystina: "Sono una che non molla mai". Ma ecco, dalla diretta interessata, anche gli altri principali aspetti cariatterali: "Sono estroversa, disponibile, detesto le ingiustizie. Un difetto? Sono maniaca della pulizia".
Il suo aspetto fisico, invece, dice che Krystina è il ritratto della salute. Tutte le sue giornate iniziano con una "bomba energetica": frutta, semi di chia, latte di cocco o di mandorla e yogurt. Ecco perchè per il suo prossimo compleanno (20 gennaio) "mi piacerebbe ricevere in regalo un bel frullatore, di quelli professionali".
Tra i suoi desideri c'è anche un viaggio a Bali e un safari in Africa. La Costarica "il posto più bello che abbia mai visto in vita mia", ma Napoli (perdonate la partigianeria di chi scrive) ha potuto vederla solo di sfuggita quando nel maggio scorso è stata nella città più bella del globo assieme alle compagne di squadra Perna e Prandini. "Ma tutta l'Italia è bellissima ed è perfetta per me, così ricca di cultura, di monumenti, di cose belle che sono rimaste intatte nel tempo. Anche il Canada è fantastico, ma lì è tutto nuovo".
Grande giocatrice di pallanuoto, ottima cuoca, anche donna colta e intelligente. Verona ha fatto proprio un grande affare.
Mario Corcione
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Metterei come soprannome IL COCCODRILLO perché attacca senza che l'avversario se ne accorga.
Romina Pastorello
 
 
 
 

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