L'IDENTIKIT DI FEDERICA
Luogo di nascita: Osimo
Data di nascita: 22 febbraio1994
Segno zodiacale: Pesci
Altezza: 1,80
Ruolo: portiere
Squadre in cui ha giocato: Osimo, Vouliagmeni, Prato, Firenze, Rapallo, Setterosa
Allenatori: Bianchi, Bartolo, Kostas, Dimou, Grassi, Sellaroli, Antonucci, Zizza, Conti
Studi: diploma di maturità scientifica
Altri sport praticati: nuoto, tennis
Hobby: cucinare
Ultimo libro letto: "Io uccido", di Giorgio Faletti.
Attore preferito: Johnny Depp
Attrice preferita: Angiolina Jolie
Autovettura: jeep
Colore preferito: verde
Piatto preferito: qualsiasi tipo di pasta
***
I suoi, papà Eugenio e mamma Oriana, vivono a Lipsi, un'isoletta del Dodecaneso, in Grecia. 16 chilometri quadrati di Paradiso terrestre dove i Lavi hanno deciso di avviare un'attività turistica. Quando Federica smetterà di giocare a pallanuoto (speriamo il più tardi possibile) li raggiungerà e assieme faranno affari d'oro. Federica Lavi potrebbe vendere sabbia nel deserto con la voce che si ritrova: calda, suadente, pacata, bellissima. Vorresti non smettere mai di ascoltarla.
Ma ci sono altre garanzie di successo, oltre a quelle fisiche che ne fanno una delle ragazze più belle della nostra pallanuoto: "Io prendo seriamente tutto quello che faccio, anche troppo".
Sarà anche per il timbro di voce, ma Federica dà l'idea di essere un tipo tosto, dal carattere forte. Tranne quando mette piede su un aereo: "Per la paura mi arrampico sul sediolino, sono diventata lo zimbello delle mie compagne di squadra, mi filmano e mi mettono sui social. Si divertono un mondo, io decisamente meno".
Si diverte a cucinare, è il suo hobby. "A furia di stare davanti ai fornelli a guardare mia madre, che cucina benissimo, ho imparato anch'io". Sa fare alla grande soprattutto il risotto con la zucca, che le compagne di squadra del Rapallo definiscono "celestiale". Ancor più memorabile se seguito dalla cheese cake ai frutti di bosco di Federica. A beneficiare della sua maestria ai fornelli sono anche le olandesi, "quando Genee e van der Graaf mangiano il mio risotto con la zucca gli vengono gli occhi a cuore".
A casa Lavi, che vive in quel di Recco, le riunioni conviviali sono vietate il martedì sera: c'é l'Harry Potter Day, appuntamento imperdibile al quale Federica va rigorosamente da sola: divano, latte, cereali e buona visione. "Sto vedendo assiduamente anche l'Isola dei Famosi, ma soltanto perchè c'è Amaurys Perez. Ha fatto tanto per la pallanuoto facendola conoscere al grande pubblico televisivo, il minimo che si possa fare è tifare per lui".
Le piacciono anche i gialli, "da poco ho terminato di leggere 'Io uccido' di Faletti, bellissimo". Lei, invece, si è specializzata nell'ammazzare la sfortuna, che le ha fatto perdere almeno un anno e mezzo di attività tra infortuni vari: nasi rotti, frattura del menisco, ernia ombeliocale, distaccamento del cercine della spalla destra... Ma Federica è sempre tornata tra i pali più forte di prima, e quest'anno è il leader incontrastato dei rigori parati: 6 in nove partite.
Capitolo viaggi: con la nazionale ha girato il mondo, "però mi mancano gli Stati Uniti. Ma il mio sogno è l'Argentina, la Terra del Fuoco". Capace di andarci anche da sola, "con me stessa sto bene, ma mi piace molto anche la compagnia".
Nel prossimo collegiale azzurro saranno in venti. Ad Ostia arriva la Grecia e, inevitabilmente, Federica penserà a quando giocava nel Vouliagmeni, una delle tappe più importanti della sua vita pallanuotistica cominciata a Osimo, la sua città natale, "quando le mie cugine Monia e Simona Angeloni mi hanno convinto a tornare in vasca dopo 12 anni di nuoto e un anno di tennis. Ho cominciato come centroboa, poi mi hanno spedito in porta" e piano piano, con la forza di volontà che la contraddistingue, i suoi pali sono diventati azzurri.
Mario Corcione
Inviaci un tuo commento!