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Serie B maschile

Pescara-Roma 2007 8-6

  Pubblicato il 02 Mag 2015  19:37
 
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(1-1, 0-2, 4-1, 3-2)
Original Marines Pescara: Zicolella, Colasante, Sarnicola, Casini 2, Di Fonzo, Di Nardo 2, Giordano, Provenzano 1, Di Ferdinando, D’Aloisio 1+1TR, Gobbi 1, D’Amario, Morretti. All. Franco Di Fulvio.
Roma 2007 Arvalia: Rossi E., Attolini, Piccinini C. 1, Tulli, Vukic 1, Re, Di Santo 1, Cardoni, Sebastianutti 2, Sebastiani, Spiezio 1, Morrone, Rigon.
T.P.V. Bevilacqua Fabio
Arbitro: Cirillo T.
Note: Provenzano (P) esce per raggiunto limite dei falli a 2.56 del IV tempo; Piccinini (R) esce per raggiunto limite dei falli a 1.48 del IV tempo.
Successione: 0-1, 1-1, 1-3, 3-3, 3-4, 5-4, 5-6, 8-6.
 
IL COMUNICATO DELLA ROMA 2007 ARVALIA
Scontro al vertice tra le prime in classifica del girone 3, che vede i capitolini matematicamente ai play off, mentre solo la matematica ancora tiene in bilico il destino dei pescaresi; in palio ancora la testa della classifica. I ragazzi di Di Fulvio cercano la vittoria per pareggiare il conto del dodici a cinque dell’andata, i ragazzi di Bevilacqua cercano di fare il risultato per consolidare la vetta.
Il primo tempo parte con il capitolini in vantaggio con Vukic, il Pescara rintuzza con il gol in superiorità di Casini; dalla panchina la sensazione, espressa anche all’arbitro, che qualcosa non andasse nel cronometraggio dei trenta secondi, che ci vedeva arrivare sotto la porta degli avversari con sempre pochi secondi da giocare.
Nel secondo tempo i giallorossi controllano e vanno in rete con una palomba di Piccinini ed un gol di Spiezio; continuano le proteste a distanza per i trenta secondi, infatti l’arbitro va apertamente a parlare con la giuria chiedendo più attenzione.
Il cambio di campo vedeva la Roma in vantaggio in una partita ancora aperta ad ogni risultato.
Veemente ripresa del Pescara che in un minuto pareggia il conto dei gol con D’Aloisio e Provenzano, rintuzzato da un gol a fil di palo dalla distanza di Di Santo; l’arbitro decreta un rigore per fallo, a nostro parere, abbondantemente fuori dalla linea dei cinque metri, D’Aloisio realizza e pareggia, a 3.09 Di Nardo porta in vantaggio i biancoazzurri, il tempo va verso il termine, ma continua ad essere viziato dai continui errori nel cronometraggio dei trenta secondi.
Veemente reazione della panchina capitolina nei confronti dell’arbitro per gli ormai continui errori della giuria, che porta a colloquio l’arbitro ed il commissario con il dirigente romano chiamato dal commissario, dove l’arbitro e lo stesso commissario AMMETTONO I REITERATI ERRORI DELLA GIURIA, al punto tale che il commissario da li in poi si è dovuto porre alle spalle della giuria stessa, affinché non commettessero più errori. L’episodio ha dato fuoco alle polveri, accendendo gli animi a quel punto con le micce innescate dal “furor agonistico”, in vasca e soprattutto sul piano vasca dove fortunatamente alla fine, sono volate solo parole “grosse” e dove TUTTI dall’una e dall’altra parte ci si è adoperati per sedare gli animi dei più tempestosi.
Smorzati gli animi, con il giudice dei trenta supervisionato dal commissario, si parte per il quarto tempo, ma la tensione ancora alle stelle. Sebastianutti realizza due gol e porta in vantaggio gli ospiti; ad 1.35 Casini tira sull’angolo basso, Rossi respinge sul palo, l’arbitro vede la rete muoversi per opera dalla mano del portiere ed assegna il gol (chi scrive era in tribuna in linea con la porta, dove gli stessi tifosi del Pescara in linea malgrado non interpellati, ammettevano che la palla non era entrata).
La partita prosegue, a 0.57 il Pescara va in vantaggio con Di Nardo; uomo in più per gli ospiti a 0.43 dalla sirena, ma l’ultimo tentativo per i giallorossi di raddrizzare la partita è sciupato, conseguente contropiede ed a 0.11 Gobbi realizza il gol che decreta la vittoria dei biancoazzurri per otto a sei.
Questa a nostro parere è la cronaca della partita, dove non cerchiamo scuse per la sconfitta, accettiamo il verdetto della vasca e nulla togliamo ai meriti del Pescara.
Il pubblico delle Naiadi ha visto un incontro “maschio”, tirato fino agli ultimi secondi dove non è mancato l’agonismo, con dei buoni spunti tecnici, tumultuoso, appassionato, combattuto tra due squadre che nel contesto del campionato hanno dimostrato con il gioco di meritare l’accesso ai play off.
A partita finita, con le acque delle Naiadi ormai quiete, i due tecnici Bevilacqua e Di Fulvio, seppur con le loro interpretazioni soggettive sull’andamento dell’incontro, come è giusto che sia, si sono stretti la mano.
VIncenzo Donati

P.S. La sconfitta, non toglie l’appetito ai ragazzi della Roma, che nel parcheggio della piscina festeggiano i venti anni di Davide Sebastiani, dando fondo a tre crostate e due strudel. A Lui gli auguri della Società per un florido futuro, ricco di soddisfazioni umane, professionali e sportive.
 
 

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