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Serie B maschile

Canottieri Lazio-San Mauro 9-7

  Pubblicato il 27 Mar 2017  09:49
(2-1, 1-1, 2-3, 4-2)
Canottieri Lazio: D’Ascoli, Panecaldo, Sotgiu, Ferraro 3, Martella, Carosi 1, Di Prospero, Gentili, Rella 2, Bernacchia, Casciotta, Montani, Placidi 3. All. Baiardini.
Portofiori San Mauro: Munno, De Francesco 1, Esposito, D’Avino 1, Sangermano, Andrè G., Selcia 1, Barberisi 2, Muscerino, Addeo, Falcone 1, Nappo, Fraioli 1. All. Andrè.
Arbitro: Anaclerio.
Superiorità numeriche: Canottieri Lazio 1/5, San Mauro 2/12 + 1 rigore realizzato da Barberisi,
Note: espulsione definitiva a Bernacchia (C) a 3:44 del IV parziale per raggiunto limite di falli;
 
IL COMUNICATO DELLA PORTOFIORI SAN MAURO
Adesso inizia il campionato del PORTOFIORI SAN MAURO, questa sconfitta, in casa di una diretta concorrente nella lotta salvezza, catapulta la squadra di Christian Andrè di fronte alla dura realtà. Una situazione di classifica che si complica notevolmente, ma non bisogna farsi prendere da inutili isterismi, nulla è compromesso, le possibilità di una tranquilla salvezza sono sempre alla portata.
Questo è il momento in cui mostrare gli attributi saldando ulteriormente i legami all’interno del gruppo, adesso un unico pensiero deve accomunare tutti: “think positive”. Incoraggiare, sostenere, motivare i ragazzi, questa la nostra mission adesso.
In una squadra di giovanissimi è fisiologico che qualcuno risenta di un atteggiamento degli avversari al quanto aggressivo, ma la pallanuoto è anche questo. Ripartiamo da quanto di buono abbiamo visto, da quelli che abbiamo brillantemente recuperato e che non hanno mollato fino alla fine, perché “superare gli altri è avere la forza, superare se stessi è essere forti”.
Il commento del tecnico Christian Andrè dopo l’incontro: “La mia amarezza nasce dal fatto che queste partite si possono anche perdere, anche perché durante la presentazione guardavo le squadre schierate sul bordo vasca e la differenza di peso, di età e di conseguenza di esperienza, era palesemente evidente. Il problema è come si perdono queste partite, perché lavoriamo per cercare di essere sempre molto propositivi, dal punto di vista natatorio, mentre noi siamo stati pesanti ed imballati. Sapevamo di trovare un ambiente caldo con una squadra che avrebbe cercato il contatto fisico e non è possibile che i più grandi, già ad inizio partita, mostravano molto nervosismo. Hanno iniziato a protestare e a perdere di vista quello che era il nostro obiettivo. Tecnicamente abbiamo subito molto il loro pressing, perché eravamo troppo lontani dalla porta nella fase iniziale dell’azione e i centroboa poche volte sono riusciti a liberarsi, pero è anche vero che, se una squadra è molto lontana dalla porta diventa difficile imbastire qualche azione pericolosa e anche queste erano le situazioni che avevamo studiato nel pre-gara, infatti avevo detto ai ragazzi di metterli sotto pressione con delle entrate, di rientrare velocemente e impedire a loro di giocare gli uno contro uno. Purtroppo questo è stato fatto poco, ma quello che manca a noi e proprio la capacità di lottare con il coltello tra i denti nelle partite in cui ci si gioca la salvezza. Sapevo che avremmo potuto incontrare delle difficoltà da questo punto di vista, perché non eravamo una squadra abituata a questo tipo di partite, ma prima lo capiamo e prima riusciremo a fare i punti necessari per la salvezza. Vedere questa squadra non esprimersi con carattere, con determinazione, con sfrontatezza è la cosa che mi spiace di più. Vero è, che abbiamo giocato questa partita senza due giocatori importanti come Vaccaro e Nebbioso, che abbiamo fatto esordire un 2002 che è un’altra promessa del nostro vivaio, Rosario Muscerino, altra conferma che in acqua eravamo molto più giovani del solito e molto leggeri ma, secondo me, in queste condizioni avremmo potuto fare nettamente meglio. Poi ci si è messa anche un po’ di sfortuna, perché in una situazione in cui tutto sembrava compromesso, abbiamo avuto una palla clamorosa per l’otto pari e purtroppo non ci è andata bene, siamo stati sfortunati e poco lucidi e sul successivo capovolgimento di fronte, con l’uomo in meno, abbiamo preso la rete del nove a sette finale. Senza parlare della disastrosa percentuale sull’uomo in più, mi chiedo cosa si debba fare per uscire da una situazione del genere, proviamo in allenamento a correggere le situazioni, anche attraverso l’ausilio dei video, però poi nei momenti importanti non siamo mai capaci di trovare la soluzione giusta, si va in paura, il pallone diventa pesante e naturalmente, quando in una partita sprechi così tante superiorità, diventa difficile portare a casa il risultato positivo. Il campionato è lungo, dobbiamo stare tranquilli, rimboccarci le maniche, continuare a lavorare, dobbiamo affrontare le partite tutti insieme iniziando subito dalla prossima che è difficilissima, in casa contro la Zero9. Bisogna rimanere sereni, perché nulla è compromesso, ma dobbiamo anche capire che certi episodi di nervosismo sono inammissibili, come quelli visti dopo tre minuti di gioco tra i giocatori più grandi, altrimenti mi vedrò costretto a prendere dei provvedimenti e allontanare chi fa il male della squadra".

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