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A2 maschile

Muri Antichi-R.N. Latina 13-10

  Pubblicato il 28 Mar 2015  18:02
(3-6, 3-1, 2-0, 5-3)
Famila Muri Antichi: Graziano, Carchiolo 3, Cenci, Strano, Barbaric 4 (3 rig), Dato, Scirè 1, Scebba 1, Cassone 1, Sfogliano 1, Muscuso 1, Indelicato, Reina 1. All. Cassone.
R.N. Latina: Gazzarini, Ambrosini, Vitale 4 (1 rig), Campana, Onida 2, Falco, Mazzi 1, Popovic, D'Alfoso, Busonero, Priori, Manzo 3 (1 rig), Brandoni. All. Ricciutelli
Arbitri: Brasiliano e Cataldi.
Superiorità numeriche: Muri Antichi 6/10 + 3 rig., R.N. Latina 2/7 + 2 rig.,
Note: usciti per limite di falli Vitale, Busonero e Manzo (L) nel quarto tempo.
 
IL COMUNICATO DELLA FAMILA MURI ANTICHI
Vittoria doveva essere e vittoria è stata. La Famila Muri Antichi non sbaglia la partita più importante vincendo contro il Latina. Alla vigilia della gara le due squadre si trovavano appaiate con 13 punti al penultimo posto in classifica. Questa vittoria ha un peso specifico enorme, una di quelle gare che ti può cambiare la stagione in positivo. Una partita iniziata male per la Famila, che nel primo parziale entra in vasca distratta, quasi spaesata. Il risultato parla di 0-3 per il Latina, con tutte e tre le marcature realizzate dal giovane Vitale. Carchiolo tiene a galla i suoi con due gol d’autore, ma Latina sembra più compatta e cinica (2/2 le superiorità nel primo parziale). La difesa della Muri Antichi non è puntuale come nelle precedenti uscite e i laziali si portano sul 3-6. Nel secondo parziale accorcia Scebba (già con due falli dal primo parziale, ma rimasto in campo per tutto il match), Barbaric grazie a due rigori con in mezzo la rete del Latina di Manzo, portano la Famila al -1 (6-7). Nel terzo parziale i ragazzi di Renato Caruso sembrano aver preso pieno possesso della partita, prima Carchiolo per il pari e poi Muscuso in contropiede permettono alla Famila di effettuare il sorpasso e di giocare con il cronometro. Nel quarto parziale il Latina si innervosisce (tre espulsi per limite di falli), i Muri Antichi colpiscono ancora arrivando fino al +4 (11-7). Nel finale qualche leggerezza di troppo permette al Latina di accorciare ma senza compromettere il risultato. “È stata una partita nervosa – ammette Renato Caruso – forse la più brutta della stagione. C’era tanto nervosismo ma era comprensibile. Spesso giocando bene non abbiamo ottenuto risultati, stavolta contava soltanto la vittoria. C’è stata una grande voglia di vincere da parte dei ragazzi che hanno reagito alla grande allo svantaggio iniziale”. “Dovevamo vincere e ce l’abbiamo fatta – dichiara orgoglioso Spinnicchia – tutti hanno profuso un grande impegno. Complimenti a tutti i ragazzi, ai più giovani che hanno retto la tensione, ai più grandi che hanno messo tanta esperienza, da loro mi aspetto sempre molto. Adesso andiamo a Cagliari pieni di fiducia”.
Davide Caltabiano
 
IL COMUNICATO DELLA R.N. LATINA
La Rari Nantes Latina, non senza polemiche, è uscita sconfitta nel pomeriggio di oggi (sabato 28 marzo) dalla sfida di Catania contro i Muri Antichi: 13-10 il risultato finale in favore della formazione siciliana che, dopo aver perso il primo parziale per 3-6, ha vinto i restanti tre grazie, anche, all'aiuto dei due arbitri, Brasiliano e Cataldi, che nel secondo e terzo tempo, hanno fischiato di tutto e di più contro la squadra di Ricciutelli, impedendole, praticamnte, di giocare. Una sconfitta che pesa nell'economia del campionato dei nerazzurri, che sono rimasti a 13 punti in classifica, a tre lunghezze proprio dalla squadra siciliana e a sette dal President Bologna, che è andata a vincere in casa della Telimar Palermo. Adesso ci sarà la sosta pasquale e la Rari Nantes Latina tornerà in vasca il prossimo 11 aprile a Bologna proprio contro il President. “Resto basito per quello che gli arbitri ci fanno in ogni partita – ha spiegato a fine gara l'amareggiato vice presidente della Rari Nantes Latina, Enzo Russo - Nel secondo e terzo tempo, non ci hanno fatto giocare un'azione in attacco. Sono stufo, non ce la faccio veramente più. A questo punto è inutile spendere risorse per uno sport che di vero non ha più nulla. C'è chi decide per te e allora, ripeto – ha concluso Russo – è inutile star qui a dannarsi l'anima. Lasciamo stare e basta”.
 

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