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A2 maschile

Playoff - Semifinali - Gara 2: Quinto-Ortigia 12-10

  Pubblicato il 23 Mag 2015  20:29
(5-2, 2-2, 1-3, 4-3)
B&B Quinto: Scanu, Castagnola, A. Brambilla 4, Luccianti 1, Turbati, Giordano 4, Martinic 2, Palmieri, F. Brambilla, Bittarello 1, Spigno 1, Pino, Pedrini. All. Paganuzzi.
Igm Ortigia: Patricelli, Polifemo, Abela, Puglisi 1, Di Luciano 3, Lisi 1, Tringali, D'Amico, Rotondo 1, Danilovic 3 (1 rig), Vinci, Martelli 1, Negro. All. Leone
Arbitri: Bensaia e Cataldi.
Superiorità numeriche: Quinto 7/12, Ortigia 7/12 + 1 rigore.
Note: usciti per limite di falli Bittarello (Q) nel terzo, Pinto (Q), Vinci, Rotondo e Tringali (O) nel quarto tempo. Espulsi per reciproche scorrettezze Abela (O) e Martinic (Q) nel secondo tempo e Luccianti (Q) e Lisi (O) nel terzo.
 
IL COMUNICATO DEL B&B QUINTO
Al termine di una partita dai mille volti per espulsioni definitive, raggiunti limite di falli e risultato che poco prima di metà gara sembrava non in discussione, mentre nel quarto ed ultimo tempo, vedeva le due squadre in parità, il nostro tecnico Marco Paganuzzi commenta così la prestazione dei propri ragazzi che portano il B&B SC Quinto, ancora a Siracusa, a giocarci l’accesso alla finale playoff a gara 3, in casa della meglio classificata durante la regular season. "Siamo partiti fortissimo arrivando a condurre per 6-2 a metà secondo tempo ma dal terzo tempo complici anche le uscite per reciproche scorrettezze di Martinic con Abela e di Luccianti con Lisi abbiamo perso qualità e soprattutto equilibrio facendoci rimontare fino al 8-8 ad inizio IV tempo ma grazie a 3 goal di Giordano siamo riusciti a portare a casa un risultato meritato. È stata una brutta partita complice un arbitraggio troppo fiscale che ha fatto uscire 9 giocatori dalla partita equamente distribuiti tra le due squadre (4 per scorrettezze e 5 per raggiunto numero di falli di cui 3 dell’Ortigia e due del Quinto) e alla fine la nostra panchina più lunga ha fatto la differenza nonostante le due espulsioni in coppia, secondo me affrettate, ci abbiano privato del nostro miglior realizzatore a metà secondo tempo e del nostro giocatore di maggiore esperienza a metà del terzo. Non siamo contenti di quanto fatto oggi ma solo concentrati sulla partita di mercoledì dove dovremo dimostrare di avere la personalità e il carattere per centrare l’impresa di vincere a Siracusa".
 
IL COMUNICATO DELL'IGM ORTIGIA
L’Igm Ortigia perde 12-10 Gara2 contro il Quinto e dovrà quindi giocare la “bella” mercoledì sera alla Caldarella. Sul piano tecnico, la gara ha visto soffrire i biancoverdi nel primo quarto di gioco, terminato con un parziale di 5-2 per i padroni di casa. Tra il secondo e il terzo tempo, la squadra di Gino Leone ha saputo reagire bene rimettendo in parità l’incontro (2-2, 1-3), cedendo solo nella quarta frazione con un parziale di 4-3 per i genovesi.
A macchiare l’incontro, però, sono state le scelte arbitrali dei signori Bensaia e Cataldi, che hanno fatto infuriare la panchina aretusea e il tecnico Gino Leone. “Quello che è successo oggi è semplicemente vergognoso – è il commento del mister siracusano a fine gara. L’arbitraggio è stato inadeguato ad una semifinale play off di A2, con l’Ortigia costretta a schierare, come giocatore di movimento, il secondo portiere (Negro) per tre quarti dell’ultimo tempo. Siamo stati aggrediti dal primo minuto, con scorrettezze continue non sanzionate dal duo arbitrale, come quella a Dario Puglisi, che sto accompagnando adesso in ospedale perché ha ricevuto un colpo al costato che l’ha costretto ad uscire anzitempo. Un’altra brutalità su Damian Danilovic non è stata vista, ma il mio giocatore è rimasto fuori per tre minuti e lo stesso medico mi ha comunicato che l’occhio del nostro attaccante era insanguinato e il suo rientro in partita era in dubbio. Vinci, Rotondo e Tringali hanno terminato la partita con tre espulsioni, mentre Lisi e Abela sono stati espulsi per scorrettezze”.
“Quella di Abela, poi, ha dell’incredibile - continua il tecnico aretuseo - perché è avvenuta durante un rigore a nostro favore che eravamo impossibilitati a battere poiché, i giocatori del Quinto, erano vicinissimi alla palla. Anche il nostro dirigente, Gigi Di Luciano, è stato allontanato dalla panchina e sono stato costretto a schierare tutti gli under 20 per concludere il match. L’Ortigia è una società seria che ha sempre rispettato tutti, ma esigiamo anche di essere rispettati. Noi giochiamo a pallanuoto e, infatti, appena ne abbiamo avuta la possibilità, abbiamo rimesso in parità il match. Le scorrettezze non ci hanno mai contraddistinto, ma adesso è ora di dire basta. Sono arrabbiato per quello che abbiamo subito oggi, ma so anche che la mia squadra non è morta. L’Ortigia si è sempre rialzata e lo farà già da mercoledì, perché il nostro sport è la pallanuoto, e su questo non ci sentiamo inferiori a nessuno – ha concluso Gino Leone”.                                                                                    
Gabriele Oliveri
 

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