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A2 maschile

Il Bogliasco 1951 piega la Roma Vis Nova 16-15 ai tiri di rigore e torna in serie A1

  Pubblicato il 29 Giu 2122  22:59
Clicca sul link sottostante per leggere il tabellino della partita:
 
Il Bogliasco 1951 si aggiudica gara 3 vincendo 16-15 sulla Roma Vis Nova dopo una partita contesa fino alla fine. Prima metà di gara dove i padroni di casa sembrano riuscire ad imporsi, portandosi al cambio campo sul +2 dopo un doppo 3-2 nei due tempi iniziali. I liguri però, con il poker di Alessandro Brambilla (doppietta), Bottaro e Bonomo, ribaltano le sorti, rimettendo il punteggio in parità nel terzo parziale. Equilibrio che non cambia nell'ultimo quarto, che si chiude sul 10-10. Rigori che vanno avanti ad oltranza, con nessuna delle due squadre che sembra prevalere, ma gli errori di Provenzani e Russo sul finale sono fatali alla Vis Nova. 
 
Comunicato Stampa Roma Vis Nova
Bogliasco di rigore vola in A1
Incredibile. Succede di tutto in finale di gara 3. Bogliasco vola in A1 dopo aver realizzato il nono rigore. Decisivo il tiro di Alessandro Brambilla sul 16-15. C’è tanta amarezza in casa Roma Vis Nova cui non è riuscita l’impresa di conquistare la massima categoria dopo cinque anni di A2. Dopo un buon avvio di Bogliasco, la Roma Vis Nova sfoggia il suo miglior Russo che sigla prima il 2-2 e poi vola sul 4-2 sempre con il giovane leone. La Vis prende in mano il gioco e si porta fino al 6-2, grazie alle reti di Narciso, giocando un’ottima pallanuoto. Poi qualcosa si inceppa sul finale di secondo tempo, inizia la rimonta del Bogliasco (2-4) che così conquista la parità. Nell’ultimo tempo succede di tutto, prima Bogliasco va avanti a 2.53” con Guidaldi, poi i romani capovolgono in 1.15” la situazione con Ferraro e Antonucci. Ai tempi regolamentai finisce 10-10. Ai rigori Peluso ne para due, ma non basta, al nono tiro Alessandro Brambilla realizza quello decisivo. Quattro gli errori dei leoni. Le parole di Mattia Antonucci. “Abbiamo fatto molto sacrifici, soprattutto i più piccoli, da settembre hanno dato l’anima, dispiace per loro. C’è poco da dire, ci saremmo meritati la vittoria, questa sconfitta ci insegna tanto perché l’avremmo dovuta chiudere prima. Loro si sono dimostrati una buona squadra, ma non ha niente a che fare con noi, abbiamo dimostrato di valere. I ragazzi così non si trovano facilmente, sono fiero di loro. Abbiamo consapevolezza di aver un gruppo meraviglioso”. E pensare che in casa non ha mai perso e in tutta la stagione solo due volte. Il pensiero del Presidente Marco Ferraro. “I ragazzi hanno dato l’anima, sono stati bravissimi. Vanno incoraggiati perché hanno disputato una grande stagione, una delle migliori. Purtroppo ci è mancata un po’ di esperienza, avremmo meritato la promozione. Bogliasco ha saputo gestire e poi ha due giocatori di grande livello come Guidaldi e Prian. Faccio i complimenti per l’annata a tutti i giocatori, ad Alessandro Calcaterra, che si è dimostrato un grandissimo allenatore, e a tutto lo staff tecnico. Rimane l’amaro in bocca perché ci avevamo creduto, ma ci riproveremo nella prossima stagione. Ora ci concentriamo sulle finali giovanili in casa, dove potremmo toglierci belle soddisfazioni”.
 
 
Ufficio Stampa RVN Monterotondo - Stadio del Nuoto
Gianluca Scarlata
 
Comunicato Stampa Bogliasco 1951
PALLANUOTO: BOGLIASCO ESPUGNA ROMA E TORNA IN SERIE A1!

L’esilio è finito! Dopo tre lunghissimi anni di purgatorio il Bogliasco torna finalmente a casa sua. In quella Serie A1 che per tradizione, blasone e ambizione è da sempre la sua dimensione naturale.

Lo fa dopo aver compiuto un’impresa epica, in casa della Roma Vis Nova, già entrata di diritto nel grande libro della storia biancazzurra. Una partita impossibile da dimenticare per chi ha avuto la fortuna di viverla e non solo per l’esito finale. A renderla ancor più unica e speciale è stato un epilogo assurdo ed imprevedibile, che in pochi avrebbero pronosticato e che nessuno avrebbe avuto il coraggio di augurarsi. Dopo essersi annullati nelle prime due sfide della serie finale, vincendone una ciascuno con il medesimo scarto, liguri e laziali non sono riusciti a superarsi neppure nel corso dei 32 lunghissimi minuti di gara-tre. La ‘bella’ disputatasi allo stadio del nuoto di Monterotondo è infatti terminata clamorosamente senza vincitori né vinti. Per decretare la salita in Paradiso sono così serviti i rigori. E anche qui le emozioni si sono protratte quasi all’infinito, tanto che sono serviti ben 18 tiri per spezzare definitivamente l’equilibrio e colorare di biancazzurro il cielo della Capitale.


Tre stagioni dopo Bogliasco torna quindi nell’elite della pallanuoto nazionale. Lo fa con una squadra quasi totalmente a chilometro zero, composta in larga parte dai figli di un vivaio che da decenni sforna talenti a getto continuo. Lo fa coronando al meglio una stagione che l’ha vista sempre protagonista, dalla prima all’ultima gara, come dimostrano le 22 vittorie ottenute in 26 gare tra regular season e playoff. Lo fa con pieno merito, dopo aver sfiorato il bersaglio un anno fa e dopo aver ricostruito se stessa come una moderna fenice, risorgendo dalle ceneri che erano rimaste in quel triste maggio 2019.


Un po’ lo stesso copione visto in acqua anche questa sera, quando a metà del secondo quarto le speranze bogliaschine sembravano dover essere nuovamente rimandante di un altro anno. Sotto 6-2, dopo essere stati inizialmente in vantaggio, i ragazzi di Daniele Magalotti sembravano ormai sull’orlo del baratro. Ma anziché caderci dentro hanno cominciato viceversa a correre (anzi a nuotare) ostinatamente in direzione contraria, spinti e sostenuti anche dal calore incessante delle decine di tifosi che li hanno scortati per oltre 500 chilometri. Passo dopo passo Guidaldi e compagni si sono ricostruiti la strada verso la gloria, rimettendo in equilibrio i piatti della bilancia con un terzo tempo pazzesco.


Gli ultimi 8 minuti sono stati una sorta di Bignani del braccio di ferro iniziato esattamente una settimana fa. Bogliasco è andato prima avanti con Guidaldi, poi di nuovo sotto in meno di 100 secondi. Infine è arrivato il lampo di Filippo Gavazzi a mandare le squadre verso la lotteria più crudele e temuta di tutte. E dai cinque metri le emozioni si sono dilatate se possibile ancora di più. Se la prima serie di rigori se n’è andata con un solo errore per parte, la sequenza ad oltranza ha fatto diventare improvvisamente la sfera pesante come una palla medica. Roma ha avuto per due volte il match ball tra le mani ma ci ha pensato Edo Prian a scoppiare i palloncini dei tifosi di casa, mentre Ale Brambilla, sull’altro fronte, annodava quelli bogliaschini spaccando la porta del subentrato Peluso. A tracciare la via verso casa era però il tiro del romano Russo. Deviato ancora una volta da un sontuoso Prian il rigore del numero 7 bianco sbatteva fragorosamente sulla traversa. Nessuno però in vasca ne sentiva il rumore, sovrastato dalle urla di gioia dei biancazzurri e dei loro tifosi che finalmente, dopo tre lunghissimi anni, potevano tornare là dove è giusto che stiano: in Serie A1!


MARCO TRIPODI, UFF. STAMPA BOGLIASCO '51
 

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