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A2 femminile

Racing Roma-Ortigia 7-4

  Pubblicato il 24 Apr 2016  17:06
(3-1, 1-1, 1-1, 2-1)
Racing Roma: Messina, Coglitore, Salvatori, Perazzetti 1, Morabito, Contu, Caterini 3, Arpini, Gamberale, Muccio 1, Pecchioli, Caterini M. 1, Mandelli 1. All. Lorenzo Tomasi
Ortigia: Ignaccolo, Mascari, Cassone 1, Bucisca, Natale, Gallo, Battaglia 3, Rella, Amato, Comitini, Avola, Ayale. All. Ayale.
Arbitro: A. Nicolai
Note: nessuna giocatrice uscita per limite di falli.
 
IL COMUNICATO DEL RACING ROMA
Quarta vittoria di fila per le atlete del Racing Nuoto Roma, quarto successo sudato e combattuto, di fronte ad un avversario di valore che ha cercato fino in fondo di rovinare la giornata al team allenato da Lorenzo Tomasi. La partenza delle rossoblù è stata molto buona, capitan Muccio è andata in rete dopo 50’’ in posizione di centro su millimetrico assist di Mandelli. Al 3,50’’ la stessa Alice Mandelli, dopo aver subito fallo, si è liberata dall’asfissiante marcatura della difesa siciliana e si è inventata un’ottima palomba che si è infilata docile alle spalle di Ignaccolo. Numerosi, invece, i tiri dalla lunga distanza delle atlete siracusane sui quali Giulia Messina è stata attentissima. Al 6,40’’ è giunta la terza rete per le rossoblù: splendida girata di Sofia Caterini, servita da Perazzetti, brava a cogliere in totale controtempo l’estremo difensore siciliano. A 30’’ dal primo fischio di Nicolai, è arrivata invece la prima marcatura ortigiana con Battaglia.
La ripresa è stata meno spettacolare, ma l’inizio, dopo circa tre minuti di grande nuoto al centro della vasca, è stato di marca rossoblù: seconda rete per Sofia Caterini, in grado di arpionare la sfera lanciatagli dal portiere Messina, andare in controfuga e freddare Ignaccolo sul palo lontano dal vertice basso di zona 1. La seconda rete, invece, è stata di fattura siciliana, sempre con Battaglia, che ha saputo infilare la palla sotto all’incrocio dei pali romani dal vertice alto di zona 4. Nella parte finale del tempo c’è stato molto agonismo, ma poca concretezza in fase offensiva: la marcatura delle atlete siracusane è stata molto pesante e le più “giovani ed esili” nuotatrici del Racing ne hanno risentito, non riuscendo a trovare spazio per concludere adeguatamente a rete, nemmeno in condizione di superiorità numerica.
La terza ripresa si è aperta con le capitoline ancora in difficoltà, con l’arbitro Nicolai che ha scelto di dirigere il match “all’inglese” (calcisticamente parlando), così le ragazze di Tomasi sono state più impegnate a divincolarsi dalla fisicità delle avversarie che non a trovare lucidità in fase offensiva. Ci ha però pensato Giulia Messina a tenere alto il morale delle compagne sfoderando una grandissima parata di istinto su una delle poche conclusioni ravvicinate portate dalle giocatrici ospiti. Al 4’ è però giunto il terzo gol dell’Ortigia, stavolta per mano di Cassone in superiorità numerica, che ha ulteriormente accorciato le distanze fra le due formazioni, contribuendo ad infuocare la partita.  Dopo l’ennesimo uomo in più non capitalizzato, è arrivata però anche la marcatura delle rossoblù, nuovamente per mano di Sofia Caterini (tripletta personale), con un’altra rovesciata da manuale che ha incenerito una sbigottita Ignaccolo. Nell’ultimo minuto e mezzo è invece andato in scena il forcing maggiore da parte delle calotte nere che si sono impegnate al massimo nel tentativo di recuperare definitivamente la gara. Al 6,30’ ci ha pensato il legno della traversa a stoppare l’ennesimo tiro dalla distanza delle siciliane, ma nel giro di altri 60’’, ci hanno pensato invece per due volte i sorprendenti tentacoli di Giulia Messina (definitivamente salita sugli scudi) ad intercettare i siluri siracusani erigendo un vero e proprio muro di fronte allo specchio della porta capitolina.
L’ultimo tempo non ha tradito le aspettative accumulate nei precedenti 24 minuti di gioco, aprendosi con un nuovo miracolo di del portiere rossoblù su tiro dell’Ortigia: deviazione sul palo e salvataggio della sfera a pochi palmi dalla linea di porta. Al 2,30’ l’arbitro Nicolai ha anche decretato un tiro di rigore in favore delle ospiti, dai cinque metri si è presentata Battaglia che non ha tremato, permettendo alle sue compagne di tornare a farsi sotto. Al 4’ c’è stato il momento della svolta: in seguito ad un’altra parata di Messina su tiro dalla distanza, è partita l’immediata controfuga delle rossoblù che ha portato Perazzetti a punire Ignaccolo con un gran tiro dal vertice basso di zona 4. Il Racing ha potuto così tirare un respiro di sollievo, concludendo in crescendo l’incontro, mandando ancora in rete Michela Caterini con una grandissima deviazione al volo di un perfetto assist di capitan Muccio. Gli ultimi minuti sono serviti solamente ad aumentare la frustrazione delle siciliane che hanno colto un altro legno, ma che soprattutto hanno trovato di fronte a loro un’ispiratissima Giulia Messina che ha deciso di chiudere definitivamente i pali del Racing, non facendo passare più nessuno. Al fischio finale di Nicolai il tabellone ha mostrato il risultato finale: 7-4 per le romane, al termine di una gara difficilissima e molto combattuta, che le rossoblù hanno saputo vincere grazie alla loro maggiore tenuta atletica e ad una grande lucidità.
“Abbiamo messo a segno una bella vittoria… - ha commentato coach Tomasi. - Avere tra i pali una giocatrice come Messina ci dà sempre una marcia in più, perché ci consente persino di poterci prendere delle pause, come è avvenuto oggi nella parte centrale dell’incontro. Durante quel passaggio a vuoto abbiamo stretto i denti, non ci siamo sfasciate, e siamo venute fuori con una grande reazione. Avendo una formazione più giovane e leggera, patiamo le squadre più fisiche, soprattutto se l’arbitro del giorno lascia giocare molto, ma ce ne siamo fatti una ragione, riuscendo a mantenerci a galla grazie ad una migliore tenuta fisica. Abbiamo un grande asse centrale sul quale poter contare: Messina fra i pali, Muccio al centro e Sofia Caterini davanti, una spina dorsale che ci fa tenere la schiena dritta anche di fronte ad una “signora squadra” come l’Ortigia. Purtroppo non abbiamo gestito bene l’uomo in più e questo è uno dei dati più negativi della sfida: dobbiamo essere maggiormente cinici sotto porta, perché non possiamo aspettare di avere tre o quattro occasioni per segnarne una sola. Adesso ci attenderà la trasferta di Napoli contro il Flegreo, sarà un’altra sfida da “cuori forti” che noi speriamo di interpretare al meglio. Vietato tirare su la testa: tra cinque giornate vedremo dove saremo arrivati, il segreto sta tutto qui!”.
Gianluca Stisi
 
IL COMUNICATO DELL'ORTIGIA
L’Ortigia rosa esce sconfitta dalla piscina “Zero9” di Roma con il punteggio di 7-4 per il Racing Roma. La squadra aretusea, oggi orfana della squalificata Grazia Sparacio in difesa, ha visto in formazione anche l’allenatrice Valentina Ayale, entrata per qualche secondo nel corso dell’ultimo tempo di gioco.
Le siracusane sono partite male e hanno subìto un passivo iniziale di 3 reti che è stato accorciato, in chiusura di primo tempo, dal gol di Alessandra Battaglia, anche oggi migliore realizzatrice delle biancoverdi con una tripletta. La seconda e la terza frazione di gioco sono state più equilibrate e si sono concluse, entrambe, con lo stesso parziale (1-1). Le ragazze di Valentina Ayale, però, non sono riuscite a recuperare il break d’avvio e nell’ultimo quarto, dopo il gol del momentaneo 5-4 di Battaglia, hanno subìto le due reti decisive dal Racing.
Delusa dall’atteggiamento mentale della sua squadra Valentina Ayale che, a fine gara, ha così commentato: “Manca il cuore e non ci siamo con la testa. Sono amareggiata perché il gioco lo facciamo, ma non abbiamo la freddezza nelle conclusioni. Altre squadre, che rispetto a noi hanno meno tecnica e meno preparazione tattica, ci mettono grinta e cattiveria mentre, a noi, tutto questo manca e, purtroppo, se non si fanno i gol non si possono portare a casa i risultati. L’unica nota positiva è la crescita costante dal punto di vista del gioco, ma non la voglia di vincere le partite e, a questo punto della stagione, la salvezza diventa sempre più complicata – ha concluso l’allenatrice biancoverde”.
Gabriele Oliveri

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