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A1 femminile

Messina-Plebiscito 7-8

  Pubblicato il 30 Apr 2016  11:12
(1-2, 0-2, 3-3, 3-1)
Despar Messina: Gorlero, Zablith 3, Gitto, Arruzzoli, Morvillo 1, Radicchi 1, Garibotti A. 1 rig., D'Agata, Marchetti, Aiello R., Bosurgi 1, Laganà. All. Mirarchi.
Lantech Plebiscito: Teani, Barzon 2, Savioli I. 1, Gottardo, Savioli M. 2, Queirolo 2, Millo A., Dario, Fisco, Robinson 1, Nencha, Lascialandà, Franceschino. All. Posterivo S.
Arbitri: Gomez e Paoletti.

LE STATISTICHE NELL'IMMAGINE IN FONDO ALL'ARTICOLO

LA PARTITA VISTA IN TIVU'
"5" a Garibotti. Ha vinto il Plebiscito, ancora una volta, ma forse il più contento è Mirarchi. Lo dimostra anche il "5" che il tecnico del Messina ha dato a Garibotti a fine gara. La squadra siciliana, infatti, con una bella reazione nella seconda parte del match ha "rischiato" seriamente di pareggiare una partita che a metà del terzo tempo perdeva nettamente (2-6). Dal suo canto, con il brutto finale di partita (forse causato anche dalla stanchezza), il Plebiscito ha perso l'occasione per vincere nettamente anche questa gara (come era accaduto a Padova nel girone d'andata) e per dare un segnale importante alle avversarie in vista della Final Six, che come è noto si giocherà sempre a Messina.
Difesa e Teani. A determinare quel 2-6 era stata "una difesa patavina - ha detto in telecronaca Francesco Postiglione - che ha costretto il Messina a conclusioni sempre in affanno". Al resto ha pensato Teani, molto attenta ed efficace nella prima parte della gara.
Controfughe. "Determinanti per il +4 patavino - ha aggiunto Postiglione - sono stati anche i cinque gol realizzati a uomini pari dal Plebiscito", che per due tempi e mezzo - aggiungiamo noi - ha giocato benissimo sfruttando l'arma del contropiede tre volte con Barzon, Queirolo e Robinson (gol bellissimo dal lato cattivo). Ma le occasioni create in controfuga dalla squadra di Posterivo sono state ben più numerose.
Zablith e la riscossa. A suonare la riscossa in casa Messina è la brasiliana Zablith, che prima realizza con un gran tiro a uomini pari il gol del 3-6 (prendendosi i complimenti di Dario Di Gennaro e Postiglione) e poi anche quello del -2 in superiorità. Un uno-due al quale Padova replica in chiusura di terza frazione (4-7) con Martina Savioli e con la complicità di una colossale "dormita" della difesa siciliana.
Messina non si arrende. In avvio di quarta frazione Bosurgi con un bel diagonale vincente riporta le padrone di casa nuovamente sul -2 (5-7). Cosa che si ripete più avanti con Radicchi (6-8): l'azzurra replica al 5-8 di Barzon approfittando di una difesa biancorossa molto meno attenta rispetto alla prima parte di gara.
Era gol. A due minuti dal termine la stessa Radicchi, con l'uomo in più, batte Teani. Il pallone è entrato del tutto, non ci sarebbe neppure bisogno del replay, che comunque conferma la prima impressione. Ma il gol del 7-8 non viene convalidato. Anche Di Gennaro e Postiglione sono dell'opinione che la rete era valida.
Troppo tardi. Il -1 del Messina arriva ugualmente su un penalty concesso alla squadra di Mirarchi e trasformato da Garibotti (unico gol stasera del capocannoniere del campionato) a 48" dalla sirena. Troppo tardi per pervenire anche al pareggio.
Mario Corcione

IL COMUNICATO DEL LANTECH PLEBISCITO
Stefano Posterivo: "Sono contento della vittoria ma non di come l'abbiamo ottenuta. Abbiamo gestito male la gara soprattutto sul 6 a 2 per noi. Non possiamo rischiare così tanto in una fase di gara in cui stai facendo un buon gioco e mantenendo un ritmo alto. 
Abbiamo preso troppi gol per errori nostri che non bisogna permettersi di fare. Tra venti giorni dovremo tornare a Messina per la Final Six e sarà tutta un'altra storia. Si giocheranno singole partite e, si sa, non si può mai pronosticare niente". 

IL COMUNICATO DELLA DESPAR MESSINA
La Waterpolo Despar Messina esce sconfitta dalla scontro d’alta classifica con il Plebiscito Padova che prosegue nella sua lunga striscia vincente. Gara da due volti, meglio le patavine per due tempi e mezzo mentre le peloritane sono venute fuori alla distanza e avrebbero meritato il pari, negato da una clamorosa svista arbitrale. A poco più di due minuti dal termine, Radicchi segna con un tiro che centra la traversa e finisce alle spalle di Teani. E’ gol per tutti, documentato anche dai replay della Rai, tranne che per i giudici. Un errore che, fortunatamente, non pesa sulla classifica finale e, in definitiva, neppure sul morale dal momento che la squadra di Mirarchi ha avuto la giusta reazione al cospetto delle campionesse d’Italia in carica. L’appuntamento per la rivincita è in programma nella Final Six Scudetto che si giocherà alla piscina Cappuccini dal 20 al 22 maggio.
CRONACA - Dopo una lunga fase di studio, a segnare il primo gol è Ilaria Savioli in superiorità. Il pari è di Zablith, sempre con l’uomo in più. Quasi allo scadere della frazione, la Waterpolo Despar Messina si “dimentica” di Queirolo che, con un potente tiro a schizzo, supera Gorlero. Nella seconda frazione, le patavine dettano legge e vanno in rete con Barzon e Queirolo mentre gli attacchi delle peloritane vengono respinti dall’ottima difesa veneta. Dopo l’intervallo lungo, le messinesi realizzano con Morvillo in superiorità ma Martina Savioli e Robinson, con un lob, portano a quattro i gol di vantaggio del Plebiscito. E’ la doppietta della brasiliana Zablith a rimettere in carreggiata la Waterpolo Despar Messina, costretta, poi, ad incassare il secondo centro di Martina Savioli. Nell’ultimo quarto, le peloritane giocano decisamente meglio delle avversarie. Bosurgi segna con una gran conclusione nell’angolo. Le risponde Barzon con l’uomo in più. Il finale è tutto giallorosso. Radicchi realizza dal perimetro e poi si ripete poco dopo ma la rete, regolarissima, non viene assegnata perché secondo gli arbitri il pallone dopo aver colpito al traversa non avrebbe oltrepassato la linea immaginaria di porta. Un errore che pesa sul risultato finale. Garibotti su rigore porta le peloritane ad una sola rete di distanza ma il cronometro non gioca con la Waterpolo Despar Messina che si arrende con onore alla capolista del campionato. Ma nella Final Six Scudetto sarà un’altra storia a patto che l’approccio gara di Garibotti e compagne sia migliore di quello odierno.
COMMENTO. Nonostante la sconfitta il tecnico Maurizio Mirarchi è soddisfatto: “ Non attacchiamoci al gol fantasma. Abbiamo avuto una buona reazione anche se dalle ragazze avrei voluto vedere soluzioni di gioco diverse da quelle messe in acqua. Comunque sappiamo che la distanza dalle patavine non è quella della gara di andata, ma per vincere dovremo commettere meno errori. Detto questo, la Final Six Scudetto sarà tutta da vivere e prima di pensare al titolo bisognerà lottare e sudare in semifinale”.
Antonio Sangiorgi


 

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